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esclusiva

Jacobelli: "Scommesse, il nostro calcio si sveglia sempre dopo"

ESCLUSIVA TMW - Jacobelli: "Scommesse, il nostro calcio si sveglia sempre dopo"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonio Vitiello
sabato 11 giugno 2011, 12:002011
di Elena Rossin

Abbiamo intervistato in esclusiva Xavier Jacobelli, direttore di Quotidiano.net, e con lui cercato di capire meglio scommessopoli. Gratitudine ai magistrati di Cremona che hanno scoperto un verminaio, ma occorre che la giustizia sportiva sia rapida, severa e che accerti tutta la verità. Il Consiglio federale ha inasprito le pene per le scommesse illecite e per la mancata denuncia da parte dei dirigenti sportivi. Guardia di Finanza, Monopoli e Polizia collaboreranno con Federcalcio e Lega per contrastare questo fenomeno. Per la credibilità del sistema calcio saranno fondamentali gli sviluppi dell'inchiesta della Procura di Cremona. Nel calcio, come in tutti gli atri aspetti della società, ci vuole certezza delle regole e della pena.

Scommessopoli fra presunte partite combinate, millanterie, compagni di squadra "narcotizzati". Un'altra estate nera per il calcio italiano?
"Questo è fuori discussione, ma come molto correttamente ha introdotto lei l'argomento bisogna stare assolutamente attenti a ciò che è accaduto e che accadrà, perché nei giorni scorsi alcuni grandi campioni del nostro calcio sono stati inverecondamente tirati in mezzo in questa vicenda, salvo poi scoprire subito che non centravano nulla. Allora io credo che dobbiamo essere molto grati ai magistrati cremonesi, perché stanno scoperchiando un autentico verminaio a giudicare dalle cronache di questi primi dieci giorni di scommessopoli. Al tempo stesso dobbiamo chiedere alla giustizia sportiva di essere sì rapida, ma anche di essere molto severa e chiara per evitare di ripetere quanto accaduto cinque anni fa con calciopoli, quando i sei gradi di giudizio che vennero emessi nell'arco di tre mesi non furono sufficienti per accertare tutta la verità, come poi abbiamo scoperto negli anni seguenti".


"Il legale del giocatore del Sassuolo Quadrini l'altro ieri ha dichiarato testualmente che dopo le strane telefonate che aveva ricevuto il suo assistito in relazione a scommesse, che lo stesso Quadrini non aveva mai fatto, venne presentato in data 11 maggio un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Federcalcio per denunciare questa tentata estorsione, ma soprattutto perché si indagasse su questo giro di scommesse, che sembrava che stesse venendo a galla. Il presidente federale Abete ha dichiarato che l'appuntamento con Quadrini e il suo avvocato era stato fissato per il primo giugno e cioè lo stesso giorno in cui è esploso il bubbone del nuovo calcio scommesse e sono trascorsi venti giorni. Ancora una volta abbiamo avuto purtroppo una conferma della lentezza della giustizia sportiva, che ci ha messo troppo tempo. L'altro ieri c'è stata la riunione del Consiglio federale che ha varato nuove norme, secondo me, ancora troppo blande perché due anni di squalifica per scommesse illecite e il raddoppio della pena per i dirigenti, che omettono di denunciare episodi di scommesse proibite di cui vengono a conoscenza, sono ancora una pena troppo blanda considerata la vastità del fenomeno, bisogna arrivare alla radiazione. Ma il problema del nostro calcio è che si sveglia sempre dopo che esplode uno scandalo o dopo che si registra un fatto di particolare gravità. Ieri il ministro degli interni Maroni ha annunciato la creazione di una forza d'urto formata da specialisti della Guardia di Finanza, Monopoli, Polizia con la collaborazione della Federcalcio e della Lega per contrastare il fenomeno; staremo a vedere quale sarà l'efficacia di questo strumento".

Figc e Lega contro il pubblico ministero di Cremona Di Martino per la sensazione che quest'ultimo ha avuto che le partite di A siano aggiustate ai fini della classifica. Solo ipotesi o malcostume che sfocia nella frode?
"Dipende da quanto scaturirà nei prossimi giorni dall'inchiesta di Cremona, perché è evidente che, se il procuratore capo della città lombarda si sbilancia e afferma di aver avuto questa sensazione, significa che gli elementi in suo possesso lo inducono a rilasciare queste dichiarazioni. Ma è altrettanto evidente che non ci si può basare soltanto su sensazioni, soprattutto per quanto riguarda la credibilità dell'intero sistema del calcio italiano che rischierebbe di essere considerevolmente compromessa, se si rimanesse nel campo delle impressioni e delle sensazioni. Quindi credo che gli sviluppi di questa vicenda saranno di fondamentale importanza per capire se, come, dove, quando in serie A ci siano state partite truccate".

Come può il calcio ritrovare serenità e credibilità?
"Facendo pulizia senza guardare in faccia nessuno a trecentosessanta gradi. Inasprendo di molto le pene e non usando nessun tipo di clemenza nei confronti di chi tarocca le partite o scommette quando non può scommettere a norma di regolamento. Non c'è nessun altra strada. Ma il vero problema è complessivo e riguarda la nostra società oltre che il calcio che deve ritrovare la certezza delle regole e soprattutto la certezza della pena".

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