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esclusiva

Orlandi: "Troppi agenti, ben venga l'albo professionale"

ESCLUSIVA TMW - Orlandi: "Troppi agenti, ben venga l'albo professionale"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 22 dicembre 2017, 11:032017
di Andrea Losapio

"Il precedente sistema ha alimentato una giungla senza regole della procura sportiva". Alberto Orlandi, presidente della Studio Assist & Partners - società di servizi per lo sport che assiste un centinaio di calciatori - è assolutamente favorevole al ritorno dell'albo professionale che dovrebbe essere ufficializzato oggi. "Sarà la data ultima per l'approvazione dell'emendamento alla manovra che di fatto elimina la liberalizzazione voluta da Blatter. L'intenzione era quella di attuare un controllo sui soggetti che rappresentano giocatori o club nelle negoziazioni, al fine di assicurare una maggior trasparenza. Spero che con la prossima gestione del Coni vengano ripristinati albo, regole, esami e certificati penali puliti, come in ogni professione".

Quali erano le storture del sistema precedente?
"Ha determinato non poche incertezze, generando nel mercato trattative caotiche e, peggio, l’inserimento di personaggi non qualificati e borderline. Confido che il CONI voglia introdurre requisiti d’ingresso alla professione molto più restrittivi, per evitare che si alimenti ancora una volta la schiera di coloro che lo status di intermediario non lo hanno di certo guadagnato con istruzione ed etica professionale, ma ottenuto con il solo e semplice pagamento di una quota di iscrizione a discapito dei loro “malcapitati” assistiti e dei Club con i quali sono entrati in contatto".

Insomma, guerre fra agenti?
"E’ ormai divenuto un normale modus operandi di molti procuratori (sempre che si possano definire tali) fare incetta di giocatori cresciuti ed assistiti dai concorrenti, con regolari mandati depositati in FIGC, e senza alcun scrupolo sia nei confronti dei colleghi né del calciatore, che viene lasciato successivamente in balia di se stesso, spesso con una penale da onorare. Il dettato di FIFA e FIGC è chiaro: "Egli deve rispettare i rapporti contrattuali dei suoi colleghi e deve astenersi da qualsiasi azione diretta ad indurre calciatori a revocare gli incarichi conferiti ad altri". In questo ambiente di ladri di galline non capita praticamente mai. Spero che in futuro vengano presi i giusti provvedimenti nei confronti di coloro che non rispettano queste regole basilari".

I procuratori sono troppi?
"Nel 2013 gli agenti abilitati erano circa 500, nell'agosto 2017 sono diventati, a seguito dell’introduzione del nuovo regolamento 958 e dal dicembre dello stesso anno il numero è lievitato a circa 1050. Da una veloce analisi si può facilmente dedurre che solo una minima parte degli iscritti al registro degli intermediari sportivi FIGC abbia davvero degli assistiti, ciò a testimoniare come questa professione, che sta diventando sempre più di tendenza, venga svolta spesso in maniera non professionale da coloro che io definisco “cercatori d’oro”, che guardano solo all’interesse economico nel breve periodo, senza lungimiranza e valori professionali/umani. È impensabile che oggi non vi sia un albo professionale ma soprattutto non vi sia un percorso di formazione iniziale e di aggiornamento periodico obbligatorio per i procuratori sportivi, così come avviene per gli allenatori, i direttori sportivi e i dirigenti dei Club".

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