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esclusiva

Stefano Tigani: "Mercato oceanico da tenere d'occhio"

ESCLUSIVA TMW - Stefano Tigani: "Mercato oceanico da tenere d'occhio"TUTTO mercato WEB
© foto di Anto.Abbate/TuttoLegaPro.com
giovedì 12 settembre 2013, 18:412013
di Stefano Sica

Tra i diversi trasferimenti portati a termine nell'ultimo mercato ne spiccano due in particolare: Riccardo Busatto a Vicenza, sponda Real, e Raffaele Imparato (nella foto) a Sorrento. L'Avvocato Stefano Tigani è un Agente molto attivo nel mercato italiano con un occhio particolare, però, al mondo oceanico, dove sta studiando talenti da importare in Europa. Esordio d'obbligo, comunque, per l'operazione che ha riguardato il terzino avellinese, che domenica scorsa ha esordito in rossonero ad Aprilia. "Imparato è andato in prestito a Sorrento dopo aver prolungato il contratto col Vicenza dal 2014 al 2015 - precisa -. Raffaele è contento di quest'avventura perché ha avuto intanto la possibilità di riavvicinarsi a casa. E poi perché Pitino lo ha voluto fortemente dandogli la chance di riscattarsi in costiera. Sia chiaro, Imparato stava bene anche a Vicenza ma non aveva il posto assicurato. E lui ha voglia di giocare e di far vedere le proprie qualità. Può fare non solo il terzino, ma anche il quinto esterno a destra perché è capace di spingere tantissimo sulla fascia. E fisicamente sta bene visto che ha disputato diverse amichevoli precampionato con i biancorossi. In questo sei mesi di assistenza professionale mi ha dimostrato di essere un gran professionista".

E di Busatto che ci dice?
"Riccardo poteva venire fuori già ai tempi della Spal, prima che il club fosse escluso dai professionisti. Poi ha fatto bene negli ultimi due campionati di D. Lo scorso anno, alla Clodiense, è sceso praticamente sempre in campo saltando un solo match. Intanto è un ragazzo umile, poi è molto dotato tecnicamente. Per me farà solo tappa in Seconda Divisione. Credo molto in lui, è un predestinato. Riccardo è un centrale di difesa mancino e il mister lo conosce molto bene".

Lei è noto per lavorare molto nel mercato oceanico. Operazioni in vista?
"Io vorrei portare qui da gennaio Trent Sainsbury, difensore centrale dei Central Coast Mariners, che proporrò anche in Olanda in Eredivisie. E' un giocatore con doppio passaporto, classe '92, già convocato in Nazionale. Chi lo assume farà un bell'investimento a mio parere. E Jesse Edge, difensore centrale classe '95, neozelandese con doppio passaporto. Ha disputato i mondiali U17 e U20. C'è poi un portiere del '96, italo-australiano, Andre Jannese, numero uno della Nazionale U17. Promette molto bene. L'Oceania, comunque, è piena di talenti e ne stiamo scoprendo tanti grazie al talent scout torinese Filippo Contorno, il quale collabora con me e Alberto Cavagnis. A mio avviso è tra i più ferrati in materia. Questi giocatori hanno costi limitati e la maggior parte è comunitaria. Hanno voglia e fame di giocare e di arrivare. E sono seri professionisti".

Del resto in Europa militano già molti calciatori australiani.
"Solo per citarne alcuni, ci sono Mathew Ryan, portiere del Bruges, Tom Rogic, trequartista del Celtic, Tommy Oar, ala destra dell'Utrecht, Mustafa Amini, centrocampista del Borussia Dortmund, o Curtis Good, difensore centrale del Newcastle. I giocatori australiani, come i neozelandesi, hanno il pregio di riuscire ad ambientarsi con facilità in Europa, di possedere, come detto, un doppio passaporto nella maggior parte dei casi, e di essere molto propensi all'apprendimento e all'applicazione. Le società italiane dovrebbero credere di più in questo mercato. Anche perché questi atleti sono titolari in molte squadre importanti europee. Oggi in Australia e Nuova Zelanda è possibile scovare portieri, difensori e centrocampisti metodisti molto interessanti. Sono i ruoli che presentano una maggiore qualità".

Cambiando scenari, un talento europeo pronto per l'Italia?
"Ivan Mocinic del Rjieka, seguito dal mio amico e collega Luigi Paoletti, esperto di calcio croato. E' un '93, centrocampista pulito dai piedi ottimi e dalla buona visione di gioco. Insomma, si può iniziare a guardare anche all'estero in zone poco battute, con mente aperta e senza timori. Certo, occorre molto lavoro di scouting, ma il risultato è assicurato".

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