Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Fiorentina, le scommesse sul mercato per un bilancio in attivo

Fiorentina, le scommesse sul mercato per un bilancio in attivoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 1 settembre 2017, 07:232017
di Redazione TMW
fonte Tommaso Loreto

Economicamente parlando una rivoluzione portata a termine con ampia soddisfazione, tecnicamente una rosa rinnovata, ringiovanita ma piena di scommesse. Si chiude con il giovane Lo Faso il mercato viola, dopo le ufficialità legate agli arrivi di Laurini e Thereau, alla partenza di Rebic verso Francoforte oltre alla cessione di Tomovic, in prestito al Chievo per circa 300 mila euro. Un saldo ampiamente attivo, e un monte ingaggi ulteriormente ridotto, sono questi i primi risultati della terza finestra di mercato di Corvino dal suo ritorno a Firenze, con cessioni per quasi 110 milioni e acquisti oltre i 70.

Nel mezzo c’è Pioli e una squadra sulla quale lavorare per trovare il prima possibile la miglior sintonia di gruppo. Da lui e dai giovani arrivati a Firenze passerà la nuova stagione, tanto più davanti al silenzio che filtra dai piani altissimi (mentre le voci su una cessione della società si sprecano non si registrano nuove prese di posizione da parte dei Della Valle). Eppure qualche dubbio appare lecito, quanto meno per un valore generale - sulla carta - che oggi appare inferiore agli ultimi anni e inserito in una Serie A con maggiore qualità rispetto al recente passato.

Senza contare che a fronte di una rivoluzione così ampiamente annunciata, e così remunerativa sotto il profilo economico, c’era da aspettarsi un mercato in entrata più programmato e meno frenetico negli ultimi giorni che hanno invece visto gli arrivi di Laurini, Thereau e Lo Faso. Il saldo positivo, d’altronde, sfiora i 40 milioni di euro, e sarà interessante capirne i motivi. Inutile negare che soprattutto in questa stagione l’asticella delle ambizioni debba essere abbassata (le stesse milanesi sono rientrate in corsa come non capitava da tempo) e inutile negare che molti dei nuovi arrivati abbiano ancora tutto dimostrare. Infine, nonostante l’acquisto in extremis di Laurini, sembra sempre la difesa il reparto che potrebbe soffrire di più.

Un’analisi che può suonare anche impietosa o troppo severa, ma che deve tener di conto anche dell’età media del gruppo e di come dovranno essere gestite le pressioni nei confronti dei più giovani. In generale, dal più costoso in giù (al secolo il “Cholito” Simeone pagato 15 milioni più 3 di bonus dal Genoa) la neonata Fiorentina è ancora un insieme difficile da decifrare, e dopo oltre tre mesi spesi a preventivare partenze pesanti (solo da Bernardeschi, Kalinic e Vecino sono arrivati quasi 90 milioni) non ci sarà da stupirsi se la sensazione più diffusa sarà quella di un punto interrogativo sull’immediato futuro.