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Franco Ordine: “Ecco cosa manca al Milan”

Franco Ordine: “Ecco cosa manca al Milan”TUTTO mercato WEB
giovedì 19 aprile 2018, 07:162018
di Redazione TMW
fonte Franco Ordine

Si è spenta la luce di Suso, si è acceso il riflettore di Donnarumma. In estrema sintesi è tutta qui la spiegazione di quest’ultimo mese nero del Milan che è riuscito a collezionare un solo successo (contro il Chievo) più 4 pareggi e una sconfitta. Di fatto hanno rallentato la marcia verso l’alta classifica e reso, a questo punto del torneo, improbabile la Champions, messo a rischio anche l’Europa league se non ci fosse stato lo stop domestico della Fiorentina. Suso è l’unica musa d’attacco del Milan di Gattuso. Se lui, come gli sta accadendo da alcune settimane, non è in grado di procurare palle-gol, di confezionare dribbling vincenti e qualche assist come si deve, l’attacco già anemico dei rossoneri è destinato a fare cilecca. O comunque a reggere grazie a qualche prodezza balistica tipo quella di Bonaventura a Torino che ha messo a segno una delle poche occasioni apparecchiate. In assenza di Calhanoglu, poi, lo spagnolo è l’unico riferimento, l’unico sbocco, l’unica musa insomma di un gioco che stenta a decollare specie adesso che si è persa anche la freschezza fisica avuta da dicembre in poi.

Per fortuna di Rino e dei cinesi, nelle curve più insidiose della stagione, si è acceso il talento indiscutibile di Gigio Donnarumma. Senza quelle due prodezze, entrambe maturate nel finale, tutte e due effettuate con balzi sul lato sinistro, il suo lato forte, il Milan sarebbe andato incontro a due sconfitte garantite contro Napoli e Toro che ha già di suo sprecato il rigore che avrebbe spianato la strada a Mazzarri. Anche Belotti non è nel suo momento migliore, schiacciato come si ritrova dalle aspettative dei suoi e dalla valutazione sproporzionata della famosa clausola rescissoria, ma questo è un discorso che vale per Cairo e i suoi più stretti collaboratori. Per completezza di analisi, bisogna aggiungere che al Milan non è venuto a mancare solo Suso. Perché altri sono i deficit di questo gruppo ridisceso verso modeste prove. Il primo fra tutti quello legato ai centravanti che forse pagano in maniera eccessiva la mancanza di adeguate risorse, passaggi, giocate, triangoli insomma. Converrebbe, per evitare di bruciarne tre, di ricorrere a uno solo o alla formula dei due attaccanti centrali visto che Suso e Calhanoglu sono in debito di ossigeno e di forma. Altro limite evidente è costituito dai ricambi non all’altezza di un grande Milan. Abate si è fatto bruciare da De Silvestri che non è proprio un’aquila, Borini ha fatto il solletico dall’altra parte e quando è entrato Locatelli ha rischiato solo di farsi espellere. Questo significa che pensare di rafforzare il Milan cedendo Donnarumma per utilizzare il tesoretto non è forse la strada più semplice per rafforzare il team.