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Iafa, ricorso al Consiglio di Stato contro il regolamento intermediari

Iafa, ricorso al Consiglio di Stato contro il regolamento intermediariTUTTO mercato WEB
© foto di Simone Lorini
martedì 10 ottobre 2017, 11:552017
di Stefano Sica

Prosegue la battaglia della IAFA (italian association of football agents) volta ad attenuare le molteplici criticità create dalla liberalizzazione disposta dalla Fifa e recepita anche dalla Figc a partire dal 1 Aprile 2015, per il settore degli agenti di calciatori. Giovedì 5 Ottobre è stato infatti presentato un ricorso al Consiglio di Stato per ottenere l'annullamento o quantomeno l'emendamento di una regolamentazione che, oltre a ledere i diritti degli agenti professionisti precedentemente abilitati attraverso pubblici esami, sta generando molteplici e rilevanti problematiche nel settore, come confermato anche da recenti dichiarazioni rese in tal senso da svariati addetti ai lavori e dallo stesso Carlo Tavecchio. "La Federazione italiana vuole aprire una questione procuratori. L'osservatorio della FIFA non ha capito che siamo allo sbando, per diventare procuratori basta poco, basta iscriversi ad un registro, senza professionalità: ecco perché succedono certe situazioni", le parole del Presidente Figc.

Lo scorso maggio, infatti, il Tar del Lazio non accolse il ricorso con cui l'associazione richiedeva l'annullamento e/o emendamento del nuovo regolamento intermediari, pur riconoscendo la validità di alcuni rilievi proposti dai ricorrenti. Parallelamente all'azione giudiziale, ritenendo tale questione di "pubblico interesse", la IAFA, oramai da tempo, sta portando avanti anche iniziative di sensibilizzazione a livello istituzionale nazionale e internazionale, informando a riguardo e richiedendo l'intervento sia dei competenti organi statuali - quali il Ministero dello sport, il Ministero del lavoro e il CONI - sia della Commissione Europea di cui è attualmente in corso una indagine ufficiale. L'auspicio - ci confida un portavoce del Direttivo IAFA - è che a stretto giro possano cominciare una serie di concertazioni consultive tra tutte le parti interessate, in vista di una prossima riforma del settore.