Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Juventus, conferenza Conte: parla l'avvocato Bongiorno

Juventus, conferenza Conte: parla l'avvocato BongiornoTUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia
giovedì 23 agosto 2012, 15:232012
di Gianluca Losco

Anche l'avvocato di Antonio Conte, Giulia Bongiorno, ha preso la parola in conferenza stampa: "Nessuno di noi aveva in animo di fare questo intervento. Io ero convinta di poter fare qualche giorno di vacanza. Io sono una persona che cerca di evitare di criticare i giudici. Il sistema di giustizia sportiva ha una serie di sbavature. Quello che viene contestato ad Antonio Conte è la violazione di un codice sportivo; se noi contestiamo ad un allenatore una semplice violazione di condotte sportive, credo che chi fa queste contestazioni debba poi attenersi a quelle regole. Credo che sia essenziale per chi poi subisce una sentenza di condanna. Io avrei preferito leggere le motivazioni insieme ai miei assistiti e ai miei colleghi, e non in diretta radio. Da questo si capisce perché Conte abbia poi deciso di fare la conferenza stampa. Il primo invito che farei a tutti è che tutti dobbiamo attenerci alle regole.

Paradossalmente per lui subire un secolo di squalifica è meglio che patteggiare; lui avrebbe patteggiato anche per Novara-Siena. Il patteggiamento sta diventando miele per pentiti falsi: se voglio lo sconto, prendo il miele. Per questo è molto meglio la squalifica di un secolo. Nel momento in cui si analizza questo Carobbio, che non era credibile, c'è qualcosa che non quadra: le due gare erano una la stampella dell'altra; se una cade, cade anche l'altra. Questa scelta non ha precedenti: adesso dieci meno cinque non fa più cinque, ma dieci. Noi sottoporremo ai giudici le nostre ragioni; una credibilità caduta da un lato non credo che non possa avere conseguenze. Il vero problema nostro è che ci è mancata la possibilità di difenderci appieno".