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Juventus, Marotta: "Barça senza Messi comunque fortissimo"

Juventus, Marotta: "Barça senza Messi comunque fortissimo"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 22 novembre 2017, 20:322017
di Giorgia Baldinacci

La sorpresa dell'Allianz Stadium vede Lionel Messi fuori dall'unidici titolare del Barcellona. Una scelta che ha commentato anche l'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ai microfoni di Premium Sport poco prima del fischio di inizio: "Il Barcellona ha in Messi un valore aggiunto ma resta comunque una squadra fortissima che riesce a integrare questa assenza. Questo non significa che la Juve non risponderà con le proprie capacità e mezzi. Stasera niente paragone con Dybala? Ci sarà lo stesso, anche se Messi non gioca. Sono due campioni che si assomigliano, c'è un divario di età e ad oggi Messi è un campione affermato. Dybala deve crescere, la cosa importante è che ha margini di miglioramento: dobbiamo aspettarlo con molta calma".

Sulle difficoltà della difesa: "Non vedo un problema così irrisolvibile, diciamo che in questa stagione abbiamo avuto dei cali di tensione ma non è il primo anno. Ormai lo ritengo un fatto fisiologico per noi, la stagione è lunga e Allegri sta attuando un carico di lavoro che tende a pianificare sapendo che l'epilogo è sicuramente importante, in campionato così come eventualmente in Champions. Ho detto che non eravamo vicini al 100% e lo riconfermo".

Sulle dirette concorrenti in Serie A: "Napoli, Inter, Roma e Lazio hanno dimostrato di aver fatto un salto in avanti, alla luce dei cambiamenti strutturali. Sapevamo che queste squadre rappresentavano un'alternativa al nostro dominio, significa che abbiamo ancora più motivazioni e stimoli in più. E' bello avere anche in Italia qualche autorevole candidato allo scudetto".

La Juventus pensa più alla Champions? "Nell'insconcio dei calciatori c'è la convinzione che la Champions è importante, sta a noi trasmettere la mentalità vincente anche per le partite di campionato, la dimostrazione si è vista a Marassi. Questo è un dato di fatto, non possiamo e dobbiamo far sì che i calciatori facciano calcoli, ma devono trovare concentrazione maggiore partecipando a tutte le competizioni dando il massimo: questo è il nostro imperativo".