Kokorin sublime, difesa di casa da matita rossa - Top&Flop di Vardar-Zenit
I TOP
Il talento di Aleksandr Kokorin – Undici goal stagionali, di cui cinque in Europa League. Giocate di classe, tocchi da prima punta e gestione del pallone da trequartista. Un gran primo tempo del talento russo, che gioca sul velluto. Una prova maiuscola, che spacca in due il match. Molto probabilmente il numero 9 sarà l’ago della bilancia di questa squadra.
L’atteggiamento del Vardar – Nonostante i goal subiti, nonostante lo strapotere dei russi, nonostante una serie di fattori contrari. Il Vardar ci prova, spinto anche da un bel pubblico. L’atteggiamento è quello giusto, anche se non sempre la mentalità offensiva ripaga al meglio la squadra macedone.
La classe di Christian Noboa – Il giocatore dell’Ecaduor disputa una partita eccellente. Colpi di tacco, giocate di qualità e verticalizzazioni perfette. Il motore di questa squadra risiede nelle gambe del centrocampista sudamericano, che in più di un’occasione recupera palloni e fa ripartire la manovra.
I FLOP
L’organizzazione difensiva del Vardar – Uno dei punti deboli della squadra di casa. Indubbiamente la scala dei valori è diversa, ma la difesa macedone ha delle vere e proprie amnesie che facilitano il lavoro degli attaccanti russi. Bisogna correre ai ripari, altrimenti si rischia un’imbarcata in ogni gara del girone.
La poca lucidità di Dzyuba – L’impegno è tanto e non si tira mai indietro quando c’è da lottare. Ma un attaccante come lui deve essere più lucido. In un paio di occasioni può affondare il colpo, ma arriva spesso con i tempi sbagliati. Deve migliorare la finalizzazione e cercare di essere più cattivo negli ultimi sedici metri.
La poca consistenza offensiva del Vardar – L’impegno c’è, ma ovviamente bisogna rivedere anche la fase offensiva. Il Vardar non riesce quasi mai ad impensierire Lunev e sbaglia davvero troppo. Gli obiettivi non sono di certo ambiziosi, ma bisogna migliorare qualcosa.