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La carica del Franchi

La carica del FranchiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 13 settembre 2019, 07:13Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Tommaso Loreto

E’ già vigilia di una sfida diversa da tutte le altre. Va in archivio una sosta di campionato persino inedita, resa più sostenibile da un Commisso iper presente (il presidente potrebbe già essere in città nella giornata di oggi) e da un Barone pronto a godersi la recente festa della curva, e nel corso della quale rivedere Chiesa sui suoi livelli (nella vittoria degli azzurri in Finlandia) ha avuto l’effetto di un grosso sospiro di sollievo. Sulla carta quella di domani può e deve essere soprattutto la sua partita: lui che nel mirino della Juve c’è stato tutta l’estate adesso ha l’opportunità di dimostrare a Commisso che la sua permanenza in viola può rappresentare il valore aggiunto di un’intera stagione.

Di sicuro chi ha una voglia matta di partire titolare è Ribery. Chi ha avuto modo di osservare da vicino il lavoro in allenamento del francese racconta di un calciatore in buona condizione fisica e mentale, che già a Genova, prima della sosta, avrebbe voluto dare un apporto diverso. Che possa essere decisivo o meno, l’ex Bayern, dipenderà anche da come si metterà la partita, ma è chiaro che a livello di personalità la presenza di un veterano come Ribery non può che aiutare la Fiorentina a gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Al resto penseranno i quasi 40 mila spettatori che riporteranno il Franchi all’atmosfera già respirata per l’esordio in campionato con il Napoli, per uno stadio che può tornare davvero a essere il dodicesimo uomo in campo. Sotto questo profilo il cambio di proprietà è coinciso con un ribaltamento del clima intorno alla squadra che non può che far bene alla squadra di Montella, tanto più se di fronte c’è una squadra ancora in fase di rodaggio. A prescindere dai problemi che lo hanno obbligato a restar lontano dalla panchina, per Sarri il lavoro è appena all’inizio ed è lecito attendersi una Juventus ancora ibrida: a metà strada tra il pragmatismo di Allegri e le idee del nuovo allenatore.

E’ tra le pieghe di questa evoluzione per forza di cose in fase embrionale - almeno per ora - che la Fiorentina può sperare d’inserirsi, magari sfruttando un’affinità che De Ligt e Bonucci ancora non hanno o una linea mediana che lo stesso Sarri deve ancora del tutto plasmare. Logico che sulla carta i valori siano diversi, ma dalla sua la Fiorentina ha la forza di chi non ha nulla da perdere e di chi, ancora, sa che il cammino è solo all’inizio. Gli zero punti in classifica non devono spaventare, che il calendario fosse impervio si era capito sin da subito, perciò anche di fronte a un risultato negativo sarà fondamentale mantenere calma e sangue freddo. Se Commisso è il primo a chiedere tempo tanto vale concederne anche a squadra e tecnico.

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