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Lazio, Belleri: "Dusan Basta diventerà uno dei pilastri della difesa"

Lazio, Belleri: "Dusan Basta diventerà uno dei pilastri della difesa"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 16 febbraio 2015, 15:532015
di Chiara Biondini

L'ex terzino destro della Lazio di Delio Rossi, Manuel Belleri, è intervenuto ai microfoni de "I Laziali Sono Qua", trasmissione radiofonica sugli 88.100.

Tu hai giocato sia con la Lazio che con l'Udinese. Che idea ti sei fatto della partita di ieri?
"E' stata la partita perfetta per la Lazio. Più che la spettacolarità del gioco serviva la vittoria. Oltretutto non era facile vincere su un campo ostico come quello di Udine, quindi bene così".

Da ex collega di reparto, puoi darci un giudizio sulla partita di Dusan Basta e sul suo rendimento sino a questa parte di stagione?
"Penso che sia stato uno dei migliori in campo. Non era facile, da ex, fornire una buona prestazione. A volte l'emozione di tornare a giocare in uno stadio che è stato tuo per tanto tempo può giocare brutti scherzi, invece lui mi è sembrato molto tranquillo. Basta è un giocatore molto importante che ha avuto qualche problema con la continuità di rendimento per l'infortunio muscolare che ha subìto verso inizio stagione, ma stiamo parlando di un terzino che secondo me diventerà uno dei pilastri della difesa della Lazio".

Se dovessi dare la palma del migliore in campo a chi la daresti?
"Ad Antonio Candreva. Ha deciso la partita con il rigore, che oltretutto aveva propiziato insieme a Klose con quel bel cross dalla destra. Veniva da un momento difficile, con gente che lo criticava, ed essere riuscito a far gol è una bella iniezione di fiducia per lui. Mi auguro che adesso torni ad essere il giocatore ammirato ad inizio stagione".

Parliamo un po' della difesa della Lazio. Come giudichi il pacchetto arretrato biancoceleste?
"Credo che su tutti si stia mettendo in mostra De Vrij. Ha avuto un inizio non semplice a Milano con il Milan alla prima giornata, ma esclusa quella partita ha fatto vedere di essere un grande giocatore. Quando gioca lui l'intero reparto è più sicuro. Diciamo che Pioli è stato un po' sfortunato. Si è ritrovato a dover gestire tanti infortuni e a non poter schierare con continuità la stessa linea difensiva. Da ex difensore posso dire che questa è una cosa che incide molto, soprattutto nella sincronia dei meccanismi".

Tu alla Lazio sei stato allenato da Delio Rossi. Non ti sembra che Pioli per certi aspetti possa ricordarlo? Parliamo sia a livello umano che di lavoro sul campo.
"Sì, è un parallelismo che ci può stare. Sia Rossi che Pioli sono persone più che personaggi. Preferiscono lasciar parlare il campo. Hanno un atteggiamento molto professionale e lavorano tanto sul gruppo".

Questo turno ha visto la sconfitta del Napoli, il pareggio della Roma e la vittoria della Fiorentina. Pensi che siano queste tre le squadre con cui la Lazio possa giocarsi l'Europa o secondo te ce sono delle altre?
"Penso di sì, anche se non escluderei da questo discorso l'Inter di Mancini. Ha fatto un buon mercato e mi sembra che nelle ultime settimane stia tornando ad essere una squadra. Discorso diverso per la Sampdoria. Paradossalmente l'arrivo di Eto'o ha creato più problemi che vantaggi".