Le pagelle del Werder Brema - Tante insufficienze, si salva Junuzovic
Pavlenka 6 - Sul tiro a giro di Rebic può davvero poco. Per il resto non è chiamato a compiere grandi parate, a differenza dell'estremo difensore dell'Eintracht.
Selassie 5 - Nella ripresa, Willems lo mette sotto sopra: si lascia saltare facilmente e non riesce quasi mai ad opporre resistenza.
Veljkovic 6 - Non gioca male, anzi: mostra cattiveria nei contrasti, suona la carica ai compagni e non si lascia mai anticipare dagli attaccanti avversari.
Moisander 6.5 - Segna il gol che illude la sua squadra per il momentaneo 1-1, poi nel finale perde di vista Haller che da grande attaccante sigla la rete della vittoria per l'Eintracht.
Augustinsson 5 - Nel primo tempo supera con maggior frequenza la linea centrale del campo. Nella ripresa si gioca in una sola metà campo e lui fatica a contenere le discese di Wolf. (Dal 91' Johannsson s.v.)
Bargfrede 5.5 - Nel primo tempo gioca a buoni livelli, agendo da frangiflutti avanti la difesa. Nella ripresa, con l'Eintracht che preme, fatica un po' a far salire il baricentro della squadra. (Dal 66' Kainz 6 - Buon impatto con la partita: non ha le caratteristiche di Bargfrede, ma forse era ciò che mancava negli ultimi trenta metri al Werder.)
Delaney 5 - Tanti palloni persi sulla propria trequarti e molti passaggi nel vuoto, raccolti dagli avversari. Non la sua miglior partita.
Eggstein 5.5 - Si nota a sprazzi: fornisce qualità in mezzo al campo e partecipa, seppur ad intermittenza, alle ripartenze. Nel finale crolla un po'. (Dal 91' Belfodil s.v.)
Bartels 5.5 - Dopo un primo tempo anonimo, nella ripresa prova a costruire qualcosa d'interessante negli ultimi trenta metri. I suoi cross, però, sono quasi tutti imprendibili per i compagni.
Junuzovic 6 - Dei tre in avanti è quello che corre di più e crea maggiori pericoli alla retroguardia avversaria. Sfiora anche la rete, ma Hradecky con un super intervento gli strozza l'urlo in gola.
Kruse 5.5 - Si muove molto, non dà punti di riferimento ai difensori avversari. Ha almeno quattro limpide occasioni per lasciare il segno, ma in tutti e quattro i casi spara a salve.