Le pagelle dell'Albania - Ajeti e Hysaj affondano. Sadiku fermato dal palo
Berisha 6 - Se ad Alicante l'Albania non va incontro a una disfatta ancora più grande il merito è tutto nelle mani dell'atalantino, bucato 'solo' tre volte sugli innumerevoli tentativi avversari.
Hysaj 5 - Fuori dal magico contesto di gioco sarriano mostra molte lacune, come al 54' quando tiene in gioco in maniera imprudente Rodrigo sbagliando l'uscita.
Veseli 5 - Può poco di fronte al banchetto rosso del gol. Mette qualche toppa, ma solo quando la Spagna scala le marce.
Ajeti 5 - Come sopra: per tutto il primo tempo concede spaziature troppo larghe a Rodrigo, che lo sentenzia una volta su mille. Cresce nella ripresa, ma la nave ha già incamerato troppa acqua ed è già affondata.
Memolla 5 - Tagliato a fette dal baby Odriozola. Dal 46' Agolli 5.5 Soffre il giusto, in particolare quando può opporre poca resistenza alle 4-5 ripartenze palla al piede di una Spagna che nel secondo tempo ha poca voglia di accelerare.
Kaçe 5 - Perde la pazienza già al 29', quando per dirla tutta il risultato è già compromesso. Brutta la sbracciata ai danni di Alba, brutta al pari della sua prestazione.
Memushaj 5 - Moto perpetuo il mediano del Benevento, ora qua ora là per ricevere in posizione di sparo, spesso a salve peraltro. Fa pochissimo filtro.
Grezda 5.5 - Suo il primo squillo dell'Albania nel primo tempo, suo il segnale di resa a inizio secondo tempo con l'entrataccia su Alba. Dal 66' Latifi 6 - Al 73', concludendo in un fazzoletto di terra in area, sporca le mani fin lì intonse di De Gea. Se non altro smuove un po' l'attacco.
Xhaka 5 - Fatica a trovare le distanze giuste in campo, non riuscendo ad essere decisivo né davanti né in fase di interdizione.
Llulaku 5.5 - Ci prova solo una volta, per giunta con il risultato ancora in bilico: sfortunata la traversa colta al 25'. Occasione che poteva valere il 2-1. Il resto è noia.
Balliu 5 - Partenza sprint con il primo cross scodellato in mezzo. Fuoco di paglia una prestazione anonima. Dal 46' – Sadiku 6 Il suo colpo di testa in sospensione che si infrange sul palo alla destra di un De Gea immobile è la fotografia dell'orgoglio delle Aquile Nere.