Le pagelle dell'Empoli - Puccia-gol, Saponara trequartista vecchio stampo

Pelagotti 5.5 - Non è proprio irreprensibile la respinta sul tiro di Jovetic che apparecchia la tavola per il 2-1 di Perisic.

Zambelli 5 - Dalle sue parti transita quel diavolaccio di Perisic, alias il cliente più duro sulla piazza nerazzurra che lo fa sfigurare in automatico. Dall'82' Bittante sv

Costa 5.5 - Dopo aver trascorso 90 minuti e passi a vedersi sfilare davanti gli offensivi dell'Inter, va a tanto così dal gelare San Siro con il blitz condotto in area di rigore praticamente sul gong della ripresa.

Tonelli 5.5 - Suo il rinvio improvvido da cui si genera la carambola che innesca Perisic per il gol del vantaggio siglato da Icardi. Non un rientro morbido per il numero 26 azzurro.

Mario Rui 6 - La qualità delle sue sortite è fin troppo palese, peccato per lui che spesso e volentieri i suoi sganciamenti offensivi non trovino la giusta sublimazione.

Zelinski 6 - Solita prova di quantità e qualità per il polacco, che conferma la crescita evidenziata anche da Giampaolo in una recente intervista. La macchia del retropassaggio inopinato da cui si genera il gol di Perisic non può inficiarne la sufficienza Dall'83' Maiello sv

Paredes 6 - Il piede è di quelli educatissimi, poi magari pecca nella gestione di alcuni momenti della partita.

Buchel 5.5 - Dei tre centrocampisti di Giamapaolo è quello più in ombra, anche perché non riesce mai a ritagliarsi lo spazio giusto per emergere Dal 69' Croce 6 - Negli ultimi minuti di match affolla, insieme ai compagni, la metà campo avversaria alla ricerca di un pareggio che resterà solo una chimera.

Saponara 6.5 - Ispira le punte con palloni filtranti visionari, o se preferite da trequartista vecchio stampo. Al 26' solo la chiusura disperata di Juan gli nega la gioia personale.

Pucciarelli 6.5 - Il gol del momentaneo pareggio non è un saggio di estetica, ma sicuramente un'ode alla praticità. E' un pericolo costante per la retroguardia nerazzurra.

Maccarone 6 - Di fronte trova un baluardo della difesa come Miranda, uno di quelli che usa anche l'arte dell'arrangiarsi ai limiti della legalità pur di non farti segnare. Tattica che utilizza al 61' per evitare che Big Mac banchetti tutto solo davanti ad Handanovic per il gol del potenziale 2-2.