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Mercato Fiorentina, la pazienza ha un limite

Mercato Fiorentina, la pazienza ha un limiteTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
mercoledì 2 agosto 2017, 08:032017
di Redazione TMW
fonte Tommaso Loreto

Vittoria di misura della Fiorentina, 3-2, al suo primo giorno di ritiro tedesco. Sesta amichevole stagionale, quarta vittoria dopo quella contro il Val di Fassa, il Trentino Team e il Trento, oltre al pari con il Bari e alla sconfitta di Lisbona. Serve necessariamente ricapitolare lo score estivo di questa Fiorentina, perchè poi andando oltre l'ufficialità delle note e dei risultati finali è pressochè impossibile scorgere la squadra che sarà.

Anche nella sfida contro l'Eintracht in versione riserve (i titolari tedeschi avevano giocato 24 ore prima in campionato) qualcosa di positivo si è notato, Chiesa soprattutto, ma finisce gioco forza travolto dalla precarietà della rosa attualmente a disposizione di Pioli. Se al quadro si aggiunge la scarsa vena realizzativa di Kalinic e Babacar (il croato, inevitabilmente, è tutt'altro che proiettato sulla prossima stagione) si comprende facilmente come alla fine sia maturato un semplice 3-2 al cospetto di avversari più che abbordabili.

Eppure nel dopo gara il tecnico viola non ha toccato l'argomento rinforzi. Ha rapidamente dribblato ogni riferimento a Emre Mor - e anche questa risposta, oltre quella del ds del Borussia mista al forcing di Corvino, va nella direzione di una trattativa molto vicina alla conclusione - per ribadire semmai un altro tipo di concetto. "Il tempo stringe, l'esordio in campionato è praticamente dietro l'angolo" il pensiero di un Pioli che continua a manifestare pazienza.

Certo, non può fare altrimenti, ma la sensazione è che la dead line per cominciare ad allestire sul serio la nuova squadra sia sempre più vicina. Una scadenza da tagliare il prima possibile, magari infilando una doppia fumata bianca in settimana per il talentuoso Emre Mor e per il sospiratissimo Eysseric non ancora arrivato. Due elementi preziosi per lavorare al meglio sulla linea dei tre alle spalle della punta, certamente impreziosita da Chiesa.

Anche perchè, e la gara di ieri in Germania lo certifica qualora ce ne fosse bisogno, Kalinic resta un caso intricato tanto quanto il suo futuro. Con il Milan sempre più lontano e con l'Inter che ha decisamente altri tempi di mercato rispetto ai rossoneri. In altri termini se già la questione attaccante è destinata a rubare ulteriore tempo alla preparazione per il campionato - leggere anche alla voce Simeone - sistemare il prima possibile parte dell'attacco con Mor ed Eysseric sarebbe come minimo una boccata d'ossigeno. Per tutti, Pioli per primo, ma anche per l'ambiente.