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Ordine: "Suso e Romagnoli veri gioielli, Musacchio e Calha misteri"

Ordine: "Suso e Romagnoli veri gioielli, Musacchio e Calha misteri"TUTTO mercato WEB
giovedì 26 ottobre 2017, 07:472017
di Redazione TMW

La confessione pubblica di Vincenzo Montella nella notte di Verona è un piccolo capolavoro di umiltà e di intelligenza. Spianato il Chievo con 4 gol va davanti alle tv e invece di fare il permaloso per le aspre censure ricevuteammette: “Ho commesso degli errori, spero di averli corretti”. Scontato il riferimento alla serata spettacolare diSuso, al suo ruolo corretto da qualche settimana e in particolare al sistema di gioco ritoccato un paio di volte dall’inizio della stagione prima di trovare la famosa password che non può soddisfare semmai solo moltiplicare i rimpianti e i rimorsi. Da tempo, critici e tifosi sostenevano che Suso, sistemato nel 3-5-2 al fianco della prima punta era una forzatura, un tentativo maldestro di violentarne le caratteristiche. Montella ha rimesso le pedine giuste al posto giusto con qualche settimana di ritardo, già con il Genoa dove nonostante il rosso per Bonucci, si sono colti segnali di miglioramento collettivo di gioco e di gol poi sprecati da Kalinic. é questo allora il peccato originale del tecnico napoletano che può e deve spiegare la falsa partenza del Milan. Dopo il mea culpa c’è anche spazio all’auto-critica. “Ci sono stati ancora tanti errori” la seconda frase che è da stampare e pubblicare nello spogliatoio di Milanello perché sarebbe un peccato mortale se adesso qualche esponente della rosa dovesse immaginare di aver riparato alla perfezione la classifica.

Suso ha bisogno di danzare sulla linea dell’out, ha bisogno di esaltarsi con la finta e la contro-finta, di provare e riprovare il dribbling prima di crearsi lo spazio per lucidare il suo educatissimo sinistro. E così può risolvere la sfida complicata con il Cagliari, può mettere ansia all’Inter, può piegare la fragile resistenza del Chievo e minacciare la Juve per la prossima sfida di sabato pomeriggio. Se poi si aggiunge all’estro di Suso anche l’impeccabile regia difensiva di Romagnoli nei panni di vice Bonucci, allora la conseguenza è la seguente: vuoi vedere che Berlusconi e Galliani non hanno lasciato proprio briciole tecniche ai cinesi. Quello di Suso non è l’unico errore da correggere. Per esempio Musacchio. A vederlo con la Roma e rivederlo con Inter e Chievo, il giudizio resta sempre lo stesso: è l’anello della difesa dove forse Zapata ha qualche qualità in più oltre ad avere il solito limite della scarsa concentrazione. Aspettiamo al traguardo del miglior smalto Biglia e soprattutto bisogna vedere se il golletto di mercoledì sera a Verona può aver sbloccato Kalinic e conferito un po’ di personalità a Calahnoglu che è ancora un oggetto misterioso, d’indecifrabile utilità. A Verona è forse nato il nuovo Milan ma vederlo crescere sano e robusto dipenderà dalla Juve e da molto altro ancora.