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Palermo, Belotti: "Per i rosanero no a Samp e Napoli"

Palermo, Belotti: "Per i rosanero no a Samp e Napoli"TUTTO mercato WEB
© foto di Vincenzo Blandino
sabato 23 novembre 2013, 05:302013
di Chiara Biondini
fonte Di Alessio Alaimo per TMWmagazine
Di Alessio Alaimo per TMWmagazine

Faccia da bravo ragazzo, poche parole, ma consapevole dei propri mezzi. Andrea Belotti, classe '93 è l'uomo del momento in serie B. Giovane e di talento, gioca nel Palermo, che grazie ad un'intuizione del Direttore Giorgio Perinetti, lo ha strappato ad un'agguerrita concorrenza di serie A e B. Belotti è il nuovo che avanza. E ha voglia di alzare la cresta - del gallo - settimana dopo settimana. "L'anno scorso ho fatto bene con l'AlbinoLeffe e ho pensato subito che sarei dovuto andare in una squadra di serie B", confida il giovane attaccante di Calcinate.

Quando i primi calci con la maglia dell'AlbinoLeffe? "Circa dieci-dodici anni fa".

Non solo calcio: fino a due-tre anni fa, oltre a giocare, faceva altro. Giusto? "Aiutavo mia zia che ha un'azienda agricola di salumi e formaggi. Nel tempo libero andavo ad aiutarla, provavo un po' tutto...". È lì che ha scoperto i galli? "Ce n'erano tanti. Mi piaceva andarli a vedere. Il gallo è sempre stato il mio animale preferito" E lo ricorda ad ogni gol... "Sì. E poi c'è un mio amico a Bergamo che si chiama Gallo, è come se fosse mio fratello. Quindi esulto ricordando il gallo anche per lui".

L'allenatore che le ha dato di più in carriera? "Pala, l'anno scorso. E adesso anche Iachini mi sta dando tanto". Ora per lei un'occasione importante, il Palermo. "Appena si è fatto sotto il Palermo e il mio procuratore Sergio Lancini mi ha informato dell'interesse non ho avuto alcun dubbio".

Una trattativa chiusa al fotofinish. Per andare al Palermo ha anche fatto un po' di resistenza con l'AlbinoLeffe... "Sì, è stata una trattativa dura, che si è risolta l'ultimo giorno. Ho dovuto lasciare anche un po' di stipendi. Ma quando s'è fatto sotto il Palermo ho pensato solo una cosa: volevo vestire rosanero".

E ha rifiutato Sampdoria e Napoli. "Sì, vero". Ma chi glielo ha fatto fare, per la serie B? "Andando lì non avrei avuto spazio o magari mi avrebbero mandato da un'altra parte. Invece al Palermo posso giocare e mettermi in mostra. E poi mi trovo bene, avverto la fiducia di tutti".

Le prime impressioni su Palermo? "È una città bellissima, una piazza importante. Per la serie B questa piazza è il top, perché è la squadra più importante. E merita categorie superiori. Il Palermo è una società importante".

La sua squadra del cuore? "Il Milan. E l'idolo lo sapete tutti, Sheva".

Belotti fuori dal campo, chi è? "Un ragazzo umile. Non vado in giro a fare stupidate. Mi piace girare, ma sono un ragazzo tranquillo".

Scaramantico? "Sì". Riti particolari? "Qualcuno. Prima delle partite ascolto un po' di musica".

L'artista preferito? "Max Pezzali. Mi piace La dura legge del gol".

Il suo rapporto con la tecnologia? "Buono. Utilizzo il computer e i social network, ma solo per stare in contatto con gli amici di Bergamo".

Il compagno con cui ha legato di più fin adesso? "Ho legato un po' con tutti, perché sono stato accolto bene. Ma se devo fare un nome dico Verre, che conoscevo già".

Obiettivi per il futuro: la maglia azzurra? "Prima di arrivarci devo fare bene nel Palermo. Penso alla mia squadra e all'Under 21. Se arriverà la chiamata della Nazionale ovviamente, sarò contento. Vedremo".

Lo stadio dove sogna di fare gol? "San Siro". Magari con la maglia del Milan... "Intanto, magari, con quella del Palermo. Più avanti, se dovesse arrivare la chiamata del Milan chiaro che mi piacerebbe. Ma sono concentrato solo sul Palermo e voglio fare bene qui per ripagare la fiducia".

Sfidiamo la sorte: quanti gol vuole fare? "Ho detto prima che sono scaramantico, meglio non dirlo (sorride, ndr)".

© foto di Vincenzo Blandino