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Pedullá: "Conte vs Guardiola per il primo snodo Premier, due religioni a confronto"

Pedullá: "Conte vs Guardiola per il primo snodo Premier, due religioni a confronto"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 30 settembre 2017, 07:362017
di Redazione TMW
fonte Alfredo Pedullá.com

E’ indiscutibilmente Chelsea-Manchester City, in programma alle 18.30 a Stamford Bridge, il piatto forte del sabato di calcio che sta per arrivare. Se i Blues sfruttassero il fattore campo, e riuscissero così a fare propria l’intera posta in palio, aggancerebbero a quota 16 i Citizens, che al momento guidano la classifica unitamente ai cugini dello United. Mou alla finestra, dunque, spettatore interessato davanti alla tv subito dopo aver affrontato ad Old Trafford il Crystal Palace, sfida da vincere ad ogni costo per i Red Devils alla luce degli attuali equilibri di classifica.

Chelsea-Manchester City è anche Conte contro Guardiola, due religioni a confronto per quanto e come riescono a farsi seguire dai propri calciatori, sia pur proponendo un tipo di calcio diverso, ritmo e intensità contro arte del palleggio. Due delle stelle più lucenti nel firmamento delle panchine inglesi, colonizzate ai massimi livelli. Lo scorso anno all’esito di entrambe le sfide fu l’ex ct azzurro a spuntarla, risultati assolutamente in linea con l’andazzo di una stagione – la prima in terra d’Albione per ambedue – che vide don Antonio trionfare in Premier al primo colpo e Pep a leccarsi le ferite, dal basso di un terzo posto che rappresentò meno del minimo sindacale. Niente Coppe per entrambi, City malissimo, Chelsea giunto fino alla finale di FA Cup, poi persa contro l’Arsenal, impostosi anche nella Community Shield. Ecco, a fare la differenza tra i due top mister è essenzialmente la propensione a vincere le partite secche, oltre che il palmares internazionale: Guardiola vanta 8 allori in panchina (2 Champions, 3 Supercoppe europee e 3 Mondiali per club), più altre 7 finali vinte in coppe nazionali. Conte zero trionfi europei a appena 2 Supercoppe italiane. Va però detto che lo sviluppo delle rispettive carriere è stato diverso: il catalano non ha praticamente mai conosciuto il significato della parola gavetta (un anno sulla panchina del Barcellona B), il salentino invece sì (cinque anni tra Arezzo, Bari, Atalanta e Siena prima di approdare alla Juve), una differenza non di poco conto, senza considerare lo spessore delle big poi guidate. Antonio dopo una lunga astinenza è tornato misurarsi in Champions, l’inizio è stato ottimo, da manuale la vittoria nella tana dell’Atletico dopo il 6-0 al Qarabag. En plein anche per Pep nel girone del Napoli. Fra circa 19 ore saranno di fronte per il primo snodo Premier. Contismo e Guardiolismo, due religioni: lo spettacolo dovrebbe essere assicurato.

© foto di Imago/Image Sport