Pesenti su Belotti: "Mai visto uno con tanta fame. Ascolta i consigli"
Intervistato da La Gazzetta dello Sport l'attaccante della Pro Piacenza Massimiliano Pesenti, 11 reti in 24 gare stagionali, ha raccontato del proprio rapporto con Andrea Belotti, centravanti del Torino e della Nazionale, nato ai tempi della comune militanza all'Albinoleffe: “Nell'estate 2014 ci siamo tatuati sull'indice destro la parola Who, la canzone di Tujamo che ascoltavamo per caricarci, mentre su quello sinistro io mi sono tatuato Belo e lui Peso come simbolo della nostra amicizia. Ancora oggi ci scriviamo per caricarci prima delle partite. In quella stagione all'Albinoleffe lo riempivo di consigli e lui ne faceva tesoro, non come i giovani di adesso che pensano di avere la verità in tasca, che tutto gli sia dovuto e non ascoltano. Andrea ci metteva l'anima per migliorarsi e ha avuto una crescita pazzesca diventando fra i migliori attaccanti in Europa. Non ho mai visto nessuno con la sua fame.
Dopo ogni partita mi scrive che mi aspetta in Serie A e che non centro nulla con la Lega Pro, ma da giovane ho commesso tanti sbagli. Ora però sono pronto al salto. A Lumezzane uno strappo di 5 centimetri mi ha tormentato per un anno e mezzo e stava facendomi smettere, poi in campo ho commesso tante cazzate, le chiamo Pesentate, l'ultima a ottobre quando ho preso tre giornate per aver mandato a quel paese l'arbitro contro il Renate. La più grande fu quando ero al Prato e stufo degli insulti dei tifosi del Frosinone gli ho sputato contro. Mia madre quella volta si è vergognata di me”.