Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Pesenti su Belotti: "Mai visto uno con tanta fame. Ascolta i consigli"

Pesenti su Belotti: "Mai visto uno con tanta fame. Ascolta i consigli"
venerdì 10 febbraio 2017, 12:572017
di Tommaso Maschio

Intervistato da La Gazzetta dello Sport l'attaccante della Pro Piacenza Massimiliano Pesenti, 11 reti in 24 gare stagionali, ha raccontato del proprio rapporto con Andrea Belotti, centravanti del Torino e della Nazionale, nato ai tempi della comune militanza all'Albinoleffe: “Nell'estate 2014 ci siamo tatuati sull'indice destro la parola Who, la canzone di Tujamo che ascoltavamo per caricarci, mentre su quello sinistro io mi sono tatuato Belo e lui Peso come simbolo della nostra amicizia. Ancora oggi ci scriviamo per caricarci prima delle partite. In quella stagione all'Albinoleffe lo riempivo di consigli e lui ne faceva tesoro, non come i giovani di adesso che pensano di avere la verità in tasca, che tutto gli sia dovuto e non ascoltano. Andrea ci metteva l'anima per migliorarsi e ha avuto una crescita pazzesca diventando fra i migliori attaccanti in Europa. Non ho mai visto nessuno con la sua fame.

Dopo ogni partita mi scrive che mi aspetta in Serie A e che non centro nulla con la Lega Pro, ma da giovane ho commesso tanti sbagli. Ora però sono pronto al salto. A Lumezzane uno strappo di 5 centimetri mi ha tormentato per un anno e mezzo e stava facendomi smettere, poi in campo ho commesso tante cazzate, le chiamo Pesentate, l'ultima a ottobre quando ho preso tre giornate per aver mandato a quel paese l'arbitro contro il Renate. La più grande fu quando ero al Prato e stufo degli insulti dei tifosi del Frosinone gli ho sputato contro. Mia madre quella volta si è vergognata di me”.