Rimini, il presidente Grassi: "Karius? Purtroppo non ha risposto"
"Karius? No, non ha risposto. La provocazione è andata nella direzione che il calcio è tutto business, mentre contano poco la persona e le vicende umane. Io ho pensato all'uomo prima che al giocatore. Rispondendo avrebbe mandato un segnale". Giorgio Grassi, presidente del Rimini, intervistato dal Corriere dello Sport, torna brevemente sulla vicenda del portiere del Liverpool, invitato dal patron a giocare al Rimini dopo le due topiche nella finale di Champions.
Poi si torna sul concreto: "Avremo un 40% di giocatori di Rimini e dintorni e il 50/60% che sono con noi da due o tre anni. Lo staff è interamente riminese. Puntiamo sulle motivazioni di chi gioca per la propria città. Azionariato diffuso? Per ora hanno aderito in pochi, vedremo quali risposte ci saranno. Intanto l'amministrazione sta intervenendo affinché lo stadio sia a norma. Aver raggiunto la Serie C così in fretta ha imposto una velocizzazione. La città è contenta del progetto stadio, ci confronteremo col Comune, ma ci manca una Riminello".
Infine su mister Righetti: "Ci conosciamo da tredici anni, è stato l'artefice della crescita. Quanto è stato fatto di buono può continuare, sono fondamentali il rapporto e l'amicizia. Il ds Tamai è con me da quattro stagioni e i percorsi condivisi ci hanno portato fin qui".