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Alessio: "Conte vuole un progetto a lungo termine"

Alessio: "Conte vuole un progetto a lungo termine"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 9 gennaio 2019, 14:07Altre Notizie
di RMCSport Redazione

Il tecnico Angelo Alessio, fino alla scorsa stagione secondo di Antonio Conte alla Juventus e al Chelsea è intervenuto su RMC Sport nel corso della trasmissione Maracanà.

Strade separate con Conte. La sua scelta.
Avevo il desiderio di riprendere quel percorso intrapreso più di dieci anni fa, e un’aspirazioni legittima fonte di un bagaglio di conoscenze italiane ed estere.

L’esperienza al Chelsea?
Abbiamo fatto bene in Inghilterra vincendo la Premier e perdendo la finale di FA Cup. Nel secondo anno non siamo arrivati tra i primi quattro ma abbiamo vinto la coppa Nazionale. Le dichiarazioni dei giocatori lasciano il tempo che trovano.

La differenza tra il calcio italiano e quello inglese, in termini di sicurezza.
La certezza della pena e delle restrizioni per chi commette crimini danno i loro frutti. Sanzionare velocemente con pene certe, quindi Daspo a vita, multe e a volte anche l’arresto, hanno reso il calcio inglese più sicuro. Ogni tanto sentiamo che anche lì succede qualcosa, ma poi ci sono pene certe.

Differenze tra Allegri e Conte?
Ogni allenatore ha una sua filosofia. Si vince in tanti modi. Allegri ha continuato il percorso che abbiamo intrapreso noi, Conte ha una sua filosofia ed entrambi stanno facendo bene.

Conte è più da Real o da Manchester United?
Andrebbe bene per entrambe le squadre, l’importante per Antonio è trovare un club che gli dia un progetto a lungo termine.

Ripartirebbe dall’Italia o dall’estero? In cosa si sente diverso da Conte?
in questo momento mi andrebbe bene qualsiasi squadra, l’importante è che ci sia un progetto. Non mi pongo limiti, sono convinto di poter gestire al meglio le difficoltà che potrei incontrare in un percorso. Sono abituato a confrontarmi con le sfide.

Qual è stato il giocatore più difficile da gestire alla Juventus e al Chelsea?
Vidal è stato il giocatore che ci ha dato più grattacapi, mentre al Chelsea tutti i calciatori erano molto responsabili nelle nostre direttive. Al Chelsea non abbiamo avuto problemi.

Un consiglio a Zappacosta?
Se vuole giocare è giusto che torni in Italia. E' lui che deve rimettersi in gioco se vuole essere sempre protagonista.

Tra Morata e Higuain chi sceglierebbe?
Higuain ha rappresentato in questi anni la fortuna di diverse squadre. Al Milan sta avendo problemi ma non ci sono dubbi sul suo lavoro. Morata è alla ricerca di una sua strada nel Chelsea di Sarri, ma anche lui è un grande giocatore ed essendo giovane potrà dimostrare il suo valore. Se dovessi scegliere tra i due prenderei lo spagnolo.

Avete provato a prendere quando eravate al Chelsea un giocatore della Juventus?
Nessuno.

Quanto è stato vicino Dzeko al Chelsea?
Se ne è parlato tanto, ma non c’è stata mai una trattativa vera.

Piaceva a Conte?
Sì, gli piacciono i giocatori che hanno le caratteristiche di Dzeko: una punta alta, strutturata e che fa salire la squadra. Ma alla fine non c’è mai stata una trattativa vera tra le due società.

Quando la Juventus ha preso Ronaldo, Alessio e Conte cosa hanno pensato?
La Juventus in questi anno ha fatto una crescita esponenziale nei vari settori. Arrivare a Cristiano Ronaldo fino a qualche anno fa era utopia, ora il club bianconero è tra i primi in Europa. Quest’anno possono fare bene anche in Champions e portare a casa questa coppa che tutti i tifosi desiderano.

I momenti delicati alla Juventus e al Chelsea.
Alla Juventus abbiamo iniziato un duro lavoro ed è stato tutto un crescendo di emozioni - soprattutto nel primo anno - e portato avanti negli anni successivi. Non c’è mai stato un vero momento di sofferenza, forse l’unica è stata per l’eliminazione in Champions con il Galatasaray. Al Chelsea abbiamo finito con la vittoria della FA Cup ma non siamo riusciti ad entrare in Champions. La vittoria con il Manchester United è stato un traguardo importante.

Le è dispiaciuto come è finita la storia tra la Juventus e Marchisio?
No, alla fine il club e il calciatore si sono trovati d’accordo in questa decisione.

Tornerebbe a fare il secondo di Conte alla Juventus?
Cambierebbe tutto. Ma ho preso la decisione di cominciare una mia carriera da allenatore.

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