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De Biasi: "Deluso da Boniek, mi sento esonerato"

De Biasi: "Deluso da Boniek, mi sento esonerato"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 13 luglio 2018, 16:262018
di RMCSport Redazione

Gianni De Biasi, ex ct dell'Albania, è intervenuto nel 'Maracanà' di RMC Sport:

Domenica ci sarà la finale del Mondiale tra Croazia e Francia...
"In una partita singola tutte le differenze si possono assottigliare, anche se vedo come favorita la Francia, una squadra cresciuta moltissimo con giocatori di qualità assoluta. La pressione emotiva però si può fare sentire, i francesi hanno molto da perdere. La Croazia? Non ci sono egoismi e individualismi, tutti ragionano con il 'noi': la forza della formazione croata è il gruppo".

Modric è da Pallone d'Oro?
"Lo merita. Ha fatto cose importanti con il Real Madrid e se riuscirà a vincere il Mondiale sarà il favorito numero uno".

Ronaldo alla Juve?
"Mi fa molto piacere perchè è il giocatore più forte al mondo. Dà prestigio alla nostra Serie A. Inoltre dà maggiore consapevolezza ai suoi futuri compagni di squadra, sarà un aggregatore per tutto lo spogliatoio bianconero. Tutti lo seguiranno per arrivare a vincere la Champions. Con Ronaldo hai la certezza che prima o poi faccia gol, certo non bisogna chiedergli di tornare in difesa. Higuain? Farei fatica a privarmi di lui, ma bisogna vedere come cambieranno gli equilibri nello spogliatoio. Allegri dovrà essere chiaro quando parlerà con i giocatori".

Al momento chi tra Inter, Roma e Napoli può dare più fastidio alla Juventus?
"L'Inter ora ha fatto un passo in avanti e la Roma si è rinforzata, sopratutto se terrà Alisson: con il Napoli sono tutte e tre sullo stesso piano".

Come vede il Torino?
"Il Torino sta crescendo gradualmente, di anno in anno. Per fare il salto di qualità servono degli sforzi economici e la bravura nel far crescere dei giovani. La differenza la faranno poi le certezze: Belotti, fermato l'anno scorso dagli infortuni, e l'ambiente granata, che Mazzarri ha imparato a conoscere".

È vicino alla panchina della Polonia?
"Due anni fa ero vicinissimo all'Italia e mi è passato davanti un altro. Ieri ero praticamente l'allenatore della Polonia, poi Boniek ha scelto un ct polacco: mi sono sentito esonerato. Ci sono rimasto male, avrei preferito che me lo dicesse lui chiamandomi e non una testata giornalistica. Tra club e nazionale? Non ho preferenza, mi piacerebbe soltanto tornare ad allenare e cercare di raggiungere gli obiettivi".

Quanto perde la Lazio senza Felipe Anderson?
"Non credo perda tantissimo. L'anno scorso l'ha sostituito degnamente, se Lotito l'ha lasciato andare via sa di poter andare avanti lo stesso. Felipe ha dei lampi di genio incredibile, ma spesso si spegne: è poco continuo".