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Manicone: "Crisi Inter, a San Siro i palloni pesano di più"

Manicone: "Crisi Inter, a San Siro i palloni pesano di più"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 7 febbraio 2018, 13:532018
di RMCSport Redazione

Su RMC Sport è il momento di Antonio Manicone, vice allenatore di Petkovic sulla panchina della nazionale della Svizzera ed ex giocatore dell'Inter.

L'Italia senza Mondiali...
"Si spera che da queste situazioni tristi nasca qualcosa di buono. L'eliminazione con la Svezia è stata caratterizzata anche da un po' di sfortuna. Il Mondiale noi lo dobbiamo vivere molto serenamente, Petkovic non vede l'ora di andare a giocare in Russia: lui è cresciuto nell'esperienza, ha imparato moltissimo in questi anni, anche dagli errori. Nella gestione del gruppo e dei media è rimasto all'avanguardia, è uno dei suoi punti di forza, lo fa molto bene".

Cosa succede all'Inter di Spalletti?
"Lo vorremmo sapere tutti, perchè non è una cosa esclusiva di quest'anno. Credo che il problema sia sopratutto mentale, non fisico: quando si gioca a San Siro durante dei periodi difficili i palloni diventano pesantissimi. I nerazzurri, come la Roma, hanno beneficiato della sconfitta della Lazio contro il Genoa: ora vedono il terzo posto più vicino. L'Inter ha tutte le carte in regola per raggiungere l'obiettivo Champions League".

La Roma è uscita dalla crisi? E la Lazio?
"Bisogna aspettare. Di Francesco mi piace molto per la sua idea di gioco: attaccare alto ed essere sempre propositivo. I momenti difficili ci sono nell'arco di una stagione. A livello mentale la Lazio è più serena, non ha l'obbligo di andare in Champions, fermo restando che ha una rosa di assluta qualità: Milinkovic è un top player".

La scelta del prossimo ct?
"Aspettiamo e vediamo come va Di Biagio in queste due partite, sono d'accordo con le parole di Costacurta. Se dovesse fare bene, sarà sicuramente uno dei papabili. Il ct non è un allenatore di un club, ma un selezionatore. Certo che se un big come Mancini uscisse allo scoperto e dicesse di volere venire a Coverciano, la situazione cambierebbe. Sul ritorno di Conte? Lui è un allenatore di campo, ama insegnare e vedere la sua squadra correre e lottare. Credo che la sua priorità sia una squadra di club".

La situazione del Milan:
"Se continua a fare bene, rimarrà Gattuso. Ha portato ottimismo e la cultura del lavoro: in campo si sono visti i miglioramenti".