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Piccinini (Premium): "A Madrid era rigore. Roma, puoi farcela"

Piccinini (Premium): "A Madrid era rigore. Roma, puoi farcela"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 13 aprile 2018, 19:322018
di Alessandro Rimi

Intervenuto a RMC Sport, all'interno del programma ‘Due in Fuorigioco’, il giornalista di Premium Sport Sandro Piccinini ha detto la sua su Real-Juventus e sulla prossima sfida della Roma in Champions.

Cosa ha provato dopo il rigore assegnato dall’arbitro Oliver al Bernabeu?
“Ovviamente c’era un’ammirazione per la partita stupenda della Juventus, ma facevo il mio lavoro e per questo ho cercato di mantenere il massimo dell’imparzialità. Su questi argomenti come sempre ci si divide. Il mio parere, da telecronista, è che fosse rigore chiarissimo. Dopo tanti replay infatti non ho cambiato idea. Basta immedesimarsi in Lucas Vazquez: perché dovrebbe cadere? Avrebbe fatto gol. Ho visto tanti ragionamenti influenzati dal tifo o da esigenze editoriali. Se la gara fosse andata ai supplementari sarebbe stata favorita la Juve, anche se iniziava ad essere stanca. C’erano però due cambi ancora a disposizione di Allegri”.

Un bilancio sullo stato di salute del nostro calcio in Europa...
“Abbiamo visto che non siamo né i primi né gli ultimi. Le nostre squadre possono giocarsela. Basta una serata storta per uscire fuori dalla competizione. Penso a City e PSG, fortemente candidate alla vittoria, che sono state eliminate prima del previsto. Nelle coppe serve anche fortuna. Le big della Serie A sono di livello medio-alto. Hanno quella capacità di sapersi chiudere che, forse, alle grandi d’Europa ancora manca. Magari anche per la mentalità spregiudicata dei loro tecnici. Noi sappiamo ancora difendere molto bene e questo aiuta. A livello di club, comunque, è un discorso relativo visto l’alto tasso di calciatori stranieri. In questo senso c’è molto da lavorare in ottica Nazionale. Alcune considerazioni fatte prima dei quarti di Champions comunque vanno ricalibrate”.

Che ne pensa delle tante polemiche arbitrali, al di là delle parole di Agnelli?
“Beh, se ci fosse stato il VAR il rigore sarebbe stato concesso lo stesso. Detto questo, la tecnologia rappresenta il futuro. Ho visto di recente il derby di Manchester, durante il quale è andato in scena una sorta di “tentato omicidio” su Aguero del tutto passato inosservato. Guardando certe partite sembra di tornare al medioevo. Mi rendo conto che il VAR comporta delle controindicazioni emotive, ma dal punto di vista della giustizia, di errori ne elimina tanti, anche se non tutti. Va certamente messo a punto il protocollo, ma già adesso ne esce un calcio migliore. Qualche ragione di polemica comunque c’è. Penso a Milan e Roma: ci sono state designazioni di arbitri molto giovani per gare molto importanti. Il capo d’accusa è credibile. Per arbitrare al Camp Nou o al Bernabeu serve una certa esperienza”.

La Roma incontrerà il Liverpool dopo quella finale dell’84...
“E io torno subito ragazzino: quella sera ero allo stadio a vedere la partita. Emozioni forti. Gli inglesi sono alla portata della squadra di Di Francesco, ma servirà il 100% per vincere. In due partite, con il ritorno in casa, c’è un piccolo vantaggio. A livello mentale è sicuramente un bell’esame. Il traguardo è così vicino che lo stimolo diventa enorme. I giallorossi possono farcela”.