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Piscedda: “Lazio, Champions possibile. Leiva, che colpo!”

Piscedda: “Lazio, Champions possibile. Leiva, che colpo!”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 29 marzo 2018, 20:192018
di Marco Frattino
fonte Intervista realizzata da Lorenzo Marucci

Il selezionatore della B Italia ed ex giocatore della Lazio Massimo Piscedda è intervenuto sulle frequenze di RMC Sport, a margine dell'evento 'We Love Football' a Bologna.

Come si presenta la squadra azzurra a questa manifestazione? “L'abbiamo battezzata, per noi è la terza partecipazione e il livello è aumentato anno dopo anno. Le difficoltà, per noi, aumentano. Ci saranno tre gare in tre giorni, i ragazzi non hanno mai giocato insieme e siamo svantaggiati rispetto a formazioni collaudate. Ma per i ragazzi è un'esperienza formativa, c'è un confronto tecnico-strutturale che può fargli bene”.

Come sta il nostro movimento giovanile? “Sono dell'idea che le cose siano fatte dalle persone, il calcio italiano giovanile è un patrimonio e devono esserci persone che ci credano. Altrimenti - ha detto - andrà sempre peggio”.

Come deve ripartire il nostro movimento? “Con le persone giuste, con un progetto in grado di fare meglio del passato. Con gente intenzionata a far rinascere un patrimonio calcistico giovanile, siamo tra i migliori al mondo e bisogna investire ma anche crederci. Le persone che verranno, secondo me, devono avere questo obiettivo. A livello di formazione, serve competenza. Le amicizie devono restare a casa, ma bisogna prendere gente che sappia lavorare col settore giovanile”.

Cosa pensa della Lazio? “E' tra le prime 5-6 squadre in Italia, se la gioca con Milan, Inter e Roma per il terzo posto. Per me può arrivare al terzo o al quarto posto, ha le possibilità per arrivare in Champions. Forse ha un vantaggio rispetto alle rivali”.

La finale di Europa League è un obiettivo possibile? “Dipende anche dal sorteggio, il Salisburgo è una formazione che si può eliminare ma poi non bisognerà incrociare una squadra forte come l'Atletico Madrid”.

Quale futuro per Milinkovic-Savic? “Credo che il ragazzo debba essere lasciato in pace, far girare quelle valutazioni può influire anche sul suo rendimento. Bisogna lasciarlo tranquillo, è un talento ma deve ancora completarsi per diventare un top player”.

Si aspettava questo impatto di Lucas Leiva? “Sì, lo conobbi in un torneo a Sendai quando lui aveva 18 anni. Partecipammo con l'Under 19 italiana, battemmo il Brasile. Lui era il capitano di quella selezione, già si vedevano le sue qualità. Un plauso a chi l'ha preso, l'affare è stato prendere Leiva dopo aver ceduto Biglia”.