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Ventura: "Nazionale? Non rifarei quella scelta"

Ventura: "Nazionale? Non rifarei quella scelta"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 27 luglio 2018, 15:292018
di RMCSport Redazione

Serie A, ma anche mercato e Nazionale. Di tutto questo ha parlato l'ex ct della Nazionale azzurra Gian Piero Ventura a RMC SPORT nel corso di 'Maracanà'.

Sulla Serie A, con CR7 e Ancelotti
"E’ un messaggio positivo, Ronaldo è un affare per tutti, non solo per la Juventus. E’ un affare per il calcio italiano. Lo è anche il ritorno di Ancelotti. Il suo non sarà un compito facile, difficile superare i numeri di Sarri, lo si fa solo vincendo. Il Napoli ha preso l’unico nome che poteva far dimenticare Sarri. Sono due messaggi importanti che l’Italia manda all’Europa".

Su Ancelotti a Napoli: è rimasto stupito dal suo arrivo?
"Non deve dimostrare nulla, con tutte le vittorie che ha fatto. E’ una sfida estremamente importante. Sarri ha inciso sulla crescita di molti calciatori. Ora dobbiamo vedere se Ancelotti riuscirà a portare qualcosa di più. E’ stata una mossa intelligente di De Laurentiis".

Che Torino sta nascendo?
"Ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa d’importante, come riprendersi l’Europa. Già lo scorso anno aveva un assetto di squadra che poteva giocarsi un posto in EL. Con qualche gol in più sarebbe arrivata. Hanno preso Izzo, ma arriverà qualcun altro. Sono convinto che sarà una grande outsider".

Sul futuro di Bonucci
"Ho letto che è Bonucci a voler tornare alla Juve. Sono sorpreso, visto che è il capitano del Milan. Avrà sicuramente le sue motivazione ma mi ha sorpreso. Non so se andrà a buon fine, ma la Juve, con Caldara e gli altri il suo arrivo metterebbe ulteriore esperienza".

Sul suo futuro e sulla Nazionale
"Vivo questo momento con un po’ di rabbia e di sorpresa, nel senso che negli ultimi 20 anni sono sempre stato in ritiro, per la prima volta mi ritrovo in attesa. Ho una voglia feroce di riprendere e dare delle risposte sul campo, per tutto quello che c’è stato. Spero accada il prima possibile. Cambierei tutto ciò che è accaduto dopo la partita con la Spagna. Poi è successo qualcosa di inimmaginabile. Mille errori da parte mia, non ho letto ciò che stava succedendo. Fino alla Spagna ero felice di fare questa esperienza, che fino a quel momento era stata positiva. Probabilmente farei meno errori. Nazionale? Non accetterei più quella offerta, ho capito che non è il mio lavoro. Ho bisogno del contatto giornaliero con i giocatori. Ferisce la scorrettezza e l’offesa personale, le cose non vere, non le critiche, che ognuno deve accettare. Raccolgo i cocci ma con la voglia di riprendere da dove avevo lasciato. Ora un in bocca al lupo a Mancini, che possa avere giocatori che possano diventare lo zoccolo duro di questa Nazionale. Nessuna rabbia per la Nazionale, ma per quello che potevo essere e non sono stato".

Sul Mondiale e su dove poteva arrivare l’Italia
"Nessuno potrà mai dirlo, ma il campionato ha detto che c’è diversità tra le parole e i fatti. Tutti dicevano di prendere esempio dalla Germania, ma poi è uscita al primo turno. Stessa cosa per il Brasile. Ho capito che incide molto una delegittimazione, vedi l’Argentina con Sampaoli, non mi ha sorpreso che sia uscita dopo poco. Mi auguro che l’Italia torni subito in cima".