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Salernitana, vittoria di misura in Tim Cup con l'Alessandria. Top&Flop del match

Salernitana, vittoria di misura in Tim Cup con l'Alessandria. Top&Flop del matchTUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
domenica 6 agosto 2017, 22:392017
di Luca Esposito
fonte TuttoSalernitana.com
Salernitana-Alessandria 2-1

In un Arechi caldo sotto tutti i punti di vista, la Salernitana supera l'Alessandria e guadagna l'accesso al terzo turno di Tim Cup dove affronterà il Carpi. Gara non entusiasmante ma in cui la squadra di Bollini ha provato a fare il suo gioco. 

È la Salernitana a sbloccare il risultato al 18’ con Riccardo Bocalon, l’uomo più atteso della serata: cross dalla destra di Sprocati, pallone prolungato da Bernardini e botta al volo dell’attaccante veneziano che non lascia scampo ad Agazzi. La risposta dell’Alessandria è affidata a Manuel Fischnaller che al 32’ lascia partire una conclusione da fuori area; per Adamonis è fin troppo semplice bloccare la sfera. Sono le prove del pareggio che arriva al 35’: Sestu va via sul fondo e crossa sul secondo palo dove in agguato c’è Marconi, bravo a battere di testa Adamonis. Al 41’ gli ospiti vanno anche vicini al vantaggio con un tiro da fuori di Sestu che viene deviato di un soffio in calcio d’angolo. Passano sessanta secondi e la Salernitana si riaffaccia in attacco con Bocalon il cui tiro da posizione defilata termina sopra la traversa. I ritmi si alzano e nel finale di primo tempo i grigi sfiorano ancora una volta il vantaggio con Fischnaller lanciato a rete da Branca. Nella circostanza Adamonis si fa trovare pronto e risponde presente respingendo una conclusione insidiosa dalla sinistra.

La ripresa offre pochi spunti a causa dell’imprecisione dei ventidue in campo. Il primo sussulto si registra al 13’ quando Bocalon, dopo un bello scambio sull’asse Sprocati-Rosina, conclude di testa. Agazzi ad ogni modo blocca senza grandi problemi.  Con il passare dei minuti aumenta il rischio che si debba passare per i supplementari, ma al 37’ ci pensa Sprocati a riportare la Salernitana in vantaggio. Ripartenza avviata da Zito che serve Bocalon, apertura per Rosina che al centro trova il numero 28. L’ex Pro Vercelli ha il tempo di stoppare e prendere la mira prima di battere Agazzi.

IL TABELLINO DEL MATCH

SALERNITANA (4-3-3): Adamonis 6; Pucino 6, Tuia 6, Bernardini 6, Mantovani 5.5; Ricci 6, Signorelli 6 (15’ st Zito 6), Odjer 6; Rosina 5, Bocalon 7, Sprocati 7 (dal 45’ st Alex sv). A disposizione: Iliadis, Roberto, Adejo, Schiavi, Perico. Allenatore: Alberto Bollini.

ALESSANDRIA (3-5-2): Agazzi 6; Casasola 6, Gozzi 5.5, Fissore 5.5; Sestu 7 (40’ st Nicco sv), Branca 6.5, Cazzola 6 (40 ‘st Ranieri sv), Iocolano 7, Pastore 6 (27’ st Celjak sv); Marconi 6.5, Fischnaller 6. A disposizione: Pop, Sciacca,, Piccolo, Gjura, Marras, Sosa, Gazzi, Rossetti. Allenatore: Cristian Stellini.

Arbitro: Illuzzi di Molfetta (Fiore- La Notte). IV uomo: Proietti di Terni.

Reti: 18’pt Bocalon (S) 35’ pt Marconi (A), 37’ st Sprocati (S).

Ammoniti: Iocolano (A), Mantovani (S), Bocalon (S), Fissore (A), Cazzola (A).

Note: serata estiva, terreno di gioco in pessime condizioni. Presenti 7100 spettatori di cui 5 provenienti da Alessandria. Recupero: 1’pt; 4'st.  Angoli: 7-2.

TOP

Bocalon (Salernitana): bagna il suo esordio in granata con un gol, realizzato alla sua ex suadra, frutto di tecnica e potenza. SPIETATO

Sprocati (Salernitana): raddrizza una prestazione opaca con un gol che permette ai granata di guadagnare l’accesso al terzo turno di Tim Cup. DECISIVO

Iocolano (Alessandria): mette in grande difficoltà centrocampo e difesa granata con il suo dinamismo e la sua abilità palla al piede. INDEMONIATO

FLOP

Mantovani (Salernitana): prestazione più che negativa nel primo tempo con Sestu che lo salta più di una volta. Nella ripresa si sposta sulla destra ed il suo rendimento migliora. SPAESATO

La difesa dell’Alessandria: nota di demerito per la coppia Gozzi-Fissore, spesso fallosa ed in ritardo. Non intervengono né sul gol di Bocalon, né su quello di Sprocati.

Il terreno di gioco: nonostante il lavoro degli addetti, il manto erboso dello stadio Arechi presentava diverse zone prive di erba. Un pugno in un occhio ed un pericolo per i calciatori in campo.