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TMW RADIO - Carli: "No al Palermo per Zamparini. Empoli, ho sbagliato"

TMW RADIO - Carli: "No al Palermo per Zamparini. Empoli, ho sbagliato"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 22 giugno 2017, 07:362017
di Simone Bernabei

Marcello Carli, ex direttore sportivo dell'Empoli recentemente accostato al Palermo, ha parlato a TMW Radio Night Show: "Palermo? E' andato tutto in maniera molto semplice: ho avuto 3-4 incontri con Baccaglini, l'idea mi piaceva molto perché vedevo un ragazzo con entusiasmo e io mi ero già mosso anche per l'allenatore. La condizione fondamentale era l'assenza di Zamparini, perché lui non ha bisogno di un direttore sportivo. All'inizio pensavo potesse andare tutto bene, ora sono uscite fuori le ultime notizie e si è creata tanta confusione. Ho ringraziato e chiuso la vicenda, non è il mio modo di fare calcio. Oddo? Si, ho parlato con lui. Secondo me c'era modo di fare calcio, potevamo fare una bella squadra per la B e fare qualcosa di importante. La situazione è andata così, io con grande rispetto ho ringraziato e capito che non sarebbe stato possibile fare calcio con un presidente così. Per un dirigente è dura avere credibilità se le decisioni importanti le prende il presidente. Empoli? La retrocessione è stato un rammarico grosso, questo era l'anno più 'semplice' per salvarsi. Abbiamo fatto tanti errori, proprio per questo io non posso più sbagliare. Nella mia nuova avventura devo vivere lo spogliatoio 24 ore su 24, devo incidere, cosa che non ho fatto questa stagione. Per noi le condizioni di salvezza erano semplici, ora è giusto stare zitti e andare avanti. Io continuerò a metterci la faccia, a far valere le mie idee.

Non tanto sulle scelte di mercato, ma sulla gestione quotidiana. Il rammarico è quello di non aver aiutato Martusciello come ho fatto con Sarri e Giampaolo. Era alla prima esperienza, ha subito la situazione. Martusciello? Non ci siamo pentiti, semplicemente potevo incidere molto di più. Dopo 4 anni di gloria e complimenti si accettano anche le critiche giuste dopo una retrocessione. Quest'anno sono successe tante cose, non c'era più l'alchimia straordinaria degli anni scorsi. Quest'anno avrei dovuto avere le palle di rendermene conto e forse mollare prima. Mi prendo le responsabilità, mi dispiace tantissimo perché la realtà di Empoli me la sento dentro. Il caso Donnarumma? Tre mesi fa avrei scommesso che Donnarumma non avrebbe firmato. Se dai il pallino del gioco in mano a Mino è dura, lo dice la sua storia. Magari la decisione era maturata da tanto tempo. A livello di soldi il Milan l'avrebbe accontentato, se non ha firmato vuol dire che aveva già deciso. Il giocatore in fondo ha il diritto di firmare o di non firmare, semplicemente Donnarumma non andava portato così vicino alla scadenza".