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TMW RADIO - Collovati: "Montella se perde rischia. Inter favorita? Meglio"

TMW RADIO - Collovati: "Montella se perde rischia. Inter favorita? Meglio"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 12 ottobre 2017, 07:212017
di Alessandro Rimi

Manca sempre meno al derby della Madonnina e a parlarne a TMW Radio, nel corso della trasmissione ‘Due in Fuorigioco’, è Fulvio Collovati, ex calciatore di Milan e Inter e campione del mondo con la Nazionale dell’82.

Lei è stato sogno e incubo di diverse tifoserie. Il derby la condizionava?
“Ricordo alcuni derby memorabili. Quando giochi undici anni nella stessa città, con due squadre diverse, ci può stare che prima o poi incontri un avversario più forte. Ora sono evidentemente più sereno, ma allora mi arrabbiavo. È normale che con il tempo qualcuno ti superi in prestazioni”.

Recentemente ha avallato le posizioni di Suso e Bonaventura...
“Ho espresso un giudizio. Quando una squadra gioca bene, non capisco perché deve cambiare. Va bene l’ansia di voler dimostrare subito qualcosa, ma l’anno scorso il Milan ha vinto un titolo con giocatori determinanti come Suso e Bonaventura. La fame del cambiamento li ha relegati in panchina. Bisognerebbe invece tornare alle origini. Ricordo che, l’anno scorso, lo spagnolo mise in difficoltà la Juventus praticamente da solo. È chiaro che il derby esula da ogni pronostico, ma il centrocampo rossonero, al di là delle disattenzioni difensive, è il vero punto debole della squadra”.

Come reputa la risposta di Montella a Berlusconi?
“Tutti gli allenatori non sopportano l’idea che un presidente debba intromettersi su questioni tecnico-tattiche. Vincenzo ha risposto con intelligenza e savoir-faire. Non avrebbe potuto fare altrimenti. Poi però entrano in gioco i novanta e, in quei minuti, Montella deve vincere e recuperare i consensi da parte della dirigenza. Se dovesse perdere e male sarebbe molto in bilico. I rinnovi esistono solo sulla carta”.

Anche se il rinnovo è arrivato da appena cinque mesi?
“Questo conta, ma fino a un certo punto. Ad oggi non so se sarà l’allenatore del futuro. Lo diranno solo i risultati che al momento lo hanno messo in una posizione scomoda. Ripeto: la formazione funzionava e invece è stata stravolta. Servono meno acquisti e calciatori di qualità. In questo Berlusconi ha ragione”.

Derby imperniato sulla tattica o sulla psicologia?
“Vince chi è favorito. Non sono d’accordo con chi sostiene il contrario. Se parti con i favori del pronostico significa che sei il più forte. L’aspetto psicologico certamente incide, laddove ormai tutti gli allenatori sono tatticamente preparati. In questo tipo di partite entrano in gioco l’ansia, l’episodio, l’equilibrio, l’esperienza, il gesto tecnico. Il filo è sottilissimo: le squadre, sotto il profilo del gioco e della qualità individuale, sono sullo stesso piano”.

Un bilancio sulla Nazionale: Ventura promosso?
“Lo sarà se andrà ai mondiali e non è scontato. Poi se farà bene in Russia. Il ct si è detto positivo, quindi mi auguro che l’Italia risponderà allo stesso modo. Le prospettive sono poco positive, ma sappiamo bene che in questi casi alla fine ci esaltiamo. Le ultime prestazioni che ho visto però sono disarmanti”.

Figlie di scarso talento o incapacità di intuire i problemi?
“Quanto ottenuto negli ultimi mondiali è frutto di ciò che è stato seminato. Se l’Argentina passa il turno con mille difficoltà, facendo a meno di Higuain, Dybala, Aguero e noi non troviamo neppure un’alternativa a Belotti è evidente che qualcosa non va. Viceversa abbiamo poi difensori in chiara età avanzata. Mettiamoci pure che quattro titolari in campo contro l’Albania non lo sono nelle rispettive squadre di club e il quadro è completo. Prendiamo di buono quello che c’è. Ora pensiamo a qualificarci e guadagnare tempo per recuperare tutti i migliori. Non è detto che al mondiale non diventeremo una mina vagante”.

Chi vede nel post Ventura?
“Magari Ancelotti. Carlo ha detto che deciderà dopo il Mondiale, quindi aspettiamo. Ci sarebbe pure Allegri, ma è troppo giovane. Le alternative sono poche”.

Chi è il miglior italiano al momento?
“Credo Insigne. Mi piace molto Belotti, ma in un calcio che vede sempre meno i veri numeri dieci, Lorenzo si avvicina più di tutti”.

Chi vince in Juventus-Lazio e Roma-Napoli?
“I bianconeri e i ragazzi di Sarri porteranno a casa la vittoria”

Se potesse, in che squadra tornerebbe a giocare?
“Napoli, perché gioca il miglior calcio, ci si diverte. Anche un difensore con gli azzurri fa sempre qualcosa di più”.