TMW RADIO - Helios Herrera: "Giorno speciale. Solo Mou come papà"
Oggi, vent’anni fa, ci lasciava il "Mago" Helenio Herrera, storico allenatore della Grande Inter. A lui sono stati intitolati i giardinetti di Piazza Axum, vicini allo stadio Meazza, in presenza della moglie e del figlio Helios che, per l’occasione, ha parlato così a TMW Radio.
Suo padre non è riuscito a farla diventare un calciatore…
“Ci ha provato in tutti i modi. Invece ho studiato e oggi sono un docente universitario. Evidentemente era più facile”.
Oggi intitolato un giardino antistante San Siro a Helenio Herrera: che effetto fa?
“Oggi è una giornata emozionante. Vent’anni fa ci lasciava. È un onore vedere finalmente questa commemorazione. Mio padre era un po’ apolide e forse, a causa di questo, non gli era mai stato dedicato nulla di tanto significativo. Questa giornata quindi è doppiamente importante”.
Che cosa le è rimasto di lui?
“La sua classica frase: chi non dà tutto, non dà niente. Me la rinfacciava in vari momenti, quando non ci provavo mai abbastanza o non raggiungevo il massimo. È qualcosa che mi porto sempre dietro. Una sorta di spada di Damocle sulla testa”.
Dopo il Mago, quale l’allenatore nerazzurro che lo ha ricordato di più?
“Nonostante le ere differenti e con le dovute distanze, l’unico è stato Mourinho. Penso alle conferenze stampa: bestiali. Solitamente sento discorsi piatti, mentre quelle del portoghese erano sempre molto provocatorie. Psicologicamente incidevano sulle prestazioni dei giocatori. Devo ancora capire Spalletti”.