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TMW RADIO - Impallomeni: "Italia, c'erano già campanelli di allarme"

TMW RADIO - Impallomeni: "Italia, c'erano già campanelli di allarme"TUTTO mercato WEB
martedì 5 settembre 2017, 15:532017
di Ivan Cardia

Stefano Impallomeni, ex giocatore e direttore de Il Posticipo, è intervenuto nel pomeriggio di TMW Radio all'interno di Tribuna Stampa:

Sull'Italia.
“Io non mi aspettavo granché dalla partita con la Spagna. L'unica cosa che posso rimproverare a Ventura è non aver cambiato in corsa. Dei campanelli d'allarme durante la partita ci sono stati. Cambiare non significa rinnegare un modo di pensare il calcio. Poi le solenni bocciature nei confronti dei singoli non mi trovano d'accordo. Buffon è stato trattato malissimo, una serata storta ci può stare. Insigne e Verratti lo sanno da soli di non aver disputato un'ottima gara”

Conte ha battuto la Spagna con una rossa di tasso tecnico inferiore, ma quella a differenza di questa sembrava una squadra.
“Sono due momenti storici diversi. Nel caso di Conte i calciatori vivevano insieme da 20 giorni e la preparazione della partita è totalmente differente. La squadra, nonostante i pochi mezzi a disposizione, si è compattata e da lì ne è uscito un grande risultato”

La gara con la Spagna ti ha ricordato la finale di Cardiff?
“No perché la Juventus dominò nel primo tempo. Fece dei primi 45 minuti eccezionali, nulla a che vedere con quanto successo al Santiago Bernabeu sabato sera".

Quale veste tattica daresti all'Italia di Ventura questa sera con Israele e in futuro?
“Sarei propenso per una coppia d'attacco composta da Immobile e Belotti”

Che idea ti sei fatto della Juventus di quest'anno?
“La Juventus può vincere di prepotenza le partite. Magari subirà di più rispetto al passato, ma possono comunque gestire bene le partite e davanti sono devastanti. Quest'anno secondo me i bianconeri supereranno le 100 reti, è una squadra più europea. La Juve deve temere solo se stessa e e un po' il Napoli”

Spalletti è l'uomo giusto per riportare l'Inter?
“Rimane un grande allenatore, un grande lavoratore. Può fare la differenza”.