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TMW RADIO - Jacobelli: "Italia, punta su Immobile. Var? Indietro non si torna"

TMW RADIO - Jacobelli: "Italia, punta su Immobile. Var? Indietro non si torna"TUTTO mercato WEB
giovedì 5 ottobre 2017, 07:302017
di TMWRadio Redazione

I prossimi impegni della Nazionale, il caos spagnolo e i cori razzisti. Su questi argomenti e su tanti altri si è espresso Xavier Jacobelli, direttore del corrieredellosport.it, su 'TMWRadio' nel consueto appuntamento con l'Editoriale.

Nazionale che si affida a Immobile per i prossimi impegni

Ha risolto con Israele diversi problemi con il suo gol. Credo che sia sufficiente per guadagnarsi un posto da titolare. I vari infortuni hanno costretto Ventura a chiamare altri giocatori ma anche a rivedere il modulo. Per fortuna il modulo visto ultimamente non potrà essere utilizzato.

Il 4-3-3 può diventare il modulo di riferimento?

Dipende dagli interpreti. Ventura ha definito una catastrofe la mancata qualificazione ai Mondiali. Bisogna evitare che ciò accada e provare altre soluzioni. La mancata partecipazione italiana sarebbe un disastro, in tutti i sensi, per l’immagine ma anche economico. Ma non siamo ancora in questa condizione. Se con la Macedonia non si riuscisse a vincere, la Nazionale meriterebbe di non andare in Russia.

Quanto mancherà Belotti?

Immobile è in condizione, Belotti invece ha accusato un calo di condizione. Speriamo recuperi per i playoff di novembre. Per fortuna c’è questo Immobile scatenato.

C’è un reparto che la preoccupa?

Di sicuro la condizione fisica sarà migliore di quella vista con Spagna e Israele. Massimo rispetto per gli avversari, ma dal punto di vista tecnico gli azzurri sanno di essere più forti dei macedoni. E poi occhio all’Albania, perché non sarà facile affrontarla per diversi fattori.

In Spagna è caos anche nel calcio con lo scontro Piquè-Ramos

Era inevitabile. Inorridito da quanto accaduto a Barcellona domenica in occasiona del referendum. Molto si è discusso all’interno della nazionale, visto che molti big si sono ‘battuti’ per l’indipendenza catalana. Tutto è la naturale conseguenza di questa forte pressione che si sta creando a livello politico. Indipendenza? Le ripercussioni sarebbero pesanti sul calcio spagnolo. Il Barcellona non potrebbe più partecipare alla Liga, poi la nuova nazionale catalana sarebbe comunque molto forte. La nazionale spagnola perderebbe pedine molto importanti.

Atalanta e Lazio, difficile riconfermarsi, ma ci stanno riuscendo. Perché?

Frutto di lavoro duro, di investimenti. Penso al settore giovanile, alle sedi sempre più efficienti. E’ un gioco di squadra quello che ha portato le due squadre a ottenere questi risultati e a continuare anche quest’anno con i risultati.

Chiusura per due turni della Curva della Lazio per cori razzisti. Colpa di pochi, come si argina questo fenomeno?

Ancora mi meraviglio per come nel 2017 alcuni settori degli stadi possano essere protagonisti di questi atti incivili, insopportabili. Ci sono delle conseguenze che colpiscono però anche chi non c’entra nulla, ma è ora di dire basta. Perché tutto questo lede gli interessi della squadra. La squadra è la prima che non vuole essere vittima di queste situazioni, che in casa Lazio sono accadute troppo spesso.

Cairo e le critiche alla Var. Cosa ne pensa?

Indietro non si torna. L’opposizione andava fatta prima del suo impiego. La tecnologia aiuta eccome. Nessuno però ha mai pensato che potesse essere la panacea di tutti i mali arbitrari. E’ un periodo di rodaggio, ma già i tempi per l’utilizzo sono diminuiti. Ora gli arbitri sono più tranquilli, ma devono essere anche gli stessi arbitri a chiedere aiuto alla tecnologia, per evitare errori.