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TMW RADIO - L'ex moglie di Giuliani: "Una partita per ricordarlo"

TMW RADIO - L'ex moglie di Giuliani: "Una partita per ricordarlo"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Pasquinucci
mercoledì 16 novembre 2016, 12:252016
di Chiara Biondini

Raffaella Del Rosario,ex moglie di Giuliano Giuliani ai microfoni di TMW Radio nel programma "Quelli della Notte", ha ricordato a 20 anni dalla sua scomparsa, l'ex portiere di Verona e Napoli anni '80-'90, morto per Aids e praticamente dimenticato dal mondo del calcio.

"Giuliano rimane assolutamente nella mente e nel cuore anche se quando è arrivata la sua morte noi eravamo già separati. Il ricordo è quello di una persona che è sempre stata presente: era buono, mi aiutava in tutto, era un papà fantastico e poi era un ottimo calciatore, chiaramente i tifosi lo ricordano per questo".

Cosa ricorda delle ultime fasi della vita di Giuliano?
"Le ultime fasi non sono un buon ricordo. Un giorno, nel pomeriggio, mi chiamarono dall'ospedale perchè si era sentito male, la situazione era peggiorata e io fino al momento della sua morte sono stata lì con lui. Sicuramente non sono bei ricordi, negli ultimi periodi stava molto male ed era solo. Era stata lasciato solo, a parte la presenza dei suoi zii che sono persone fantastiche".

Si dice che il contagio possa essere avvenuto a Buenos Aires al matrimonio di Maradona, a cui lei non partecipò...
"Io avevo appena partorito Jessica da una settimana. In occasione del matrimonio di Maradona, Giuliano andò da solo in Argentina e non sapremo mai cosa sia successo. E' comunque una possibilità, lui mi disse di aver avuto una relazione ma non sapremo mai la realtà dei fatti. Le certezze credo non le avesse nemmeno lui".

Perché è stato dimenticato secondo lei? Si è parlato poco di lui in questi anni...
"Forse perché l'Aids è una malattia che fa paura ancora oggi, purtroppo è una malattia che può prendere tutti".

Come fare per ricordarlo nei prossimi anni? Magari potrebbero essere oraganizzate partite benefiche ed eventi?
"Io credo che una partita dedicata a lui si debba fare anche per come è morto, da giovane, a 38 anni. Aveva dato tutta la sua vita per il calcio e credo che il calcio gli debba questo. Spero che questa idea e questo appello possano essere accolti".