TMW RADIO - Lazio, Diaconale: "Squalifica Curva ingiusta, pronti al ricorso"

Il responsabile della comunicazione della Lazio Arturo Diaconale ha parlato all'interno di 'Tribuna Stampa' su 'TMW RADIO' della decisione di chiudere la Curva Nord per due turni per cori razzisti durante l'ultima partita all'Olimpico contro il Sassuolo.

Come è stata presa la decisione?
Le sentenze si devono applicare, allo stesso tempo si possono discutere. La società ha presentato ricorso e si spera di ridurre l'effetto di un provvedimento un po' troppo severo, che tiene conto di precedenti ma non di alcuni dati come il fatto che la società è impegnata da tempo a far rientrare i tifosi allo stadio. Una vicenda del genere ci impone una serie di riflessioni. Prima la necessità che non ci siano atti che possano portare a queste conseguenze. Ogni forma di razzismo deve essere bandita. Bisogna capire quale sono le forme di razzismo. Erano buu razzisti? I cori contro i giocatori del Sassuolo che impedivano le ripartenze? Erano cori razzisti o perché impedivano ad una squadra di raggiungere il pareggio? C'è una sorta di pregiudizio politicamente corretto, per cui qualcosa che accade allo stadio è di tipo razzista.Chi ha contato chi erano coloro che li hanno fatti? Sembra tutto fatto in maniera approssimativa, senza pensare ai rischi che certi provvedimenti creano. Ora chiunque vorrà provocare, può mettere in piedi gruppi di scellerati che possono creare danni. Da una parte bisogna chiedere ai tifosi di dare una mano alla Lazio, che ha bisogno del suo pubblico. Evitiamo di compiere errori che ci danneggiano, ma evitiamo anche di subire passivamente provvedimenti che sembrano, a mio parere, ingiusti".