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TMW Radio - Marchetti: "La coperta del Napoli è corta"

TMW Radio - Marchetti: "La coperta del Napoli è corta"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 26 settembre 2017, 10:272017
di TMWRadio Redazione

Luca Marchetti, giornalista di Sky Sport, interviene nel consueto appuntamento mattutino “In Punta di Penna” all’interno della mattina di TMW Radio. Tanti i temi trattati: dal caso Agnelli, alla seconda giornata di Champions League e passando per le critiche a Montella. Queste le sue parole:

Ti aspetti tre vittorie dalle italiane in Champions?
“Sì, pur senza sottovalutare nessuno. Il Qarabag, ad esempio, rimane l’ossatura della nazionale georgiana quindi è come se un club incontrasse una nazionale. I risultati che arrivano dal campionato, però, fanno ben sperare. L’Europa ci farà capire il reale valore delle italiane”.
Sull’attacco del Napoli
“Fisicamente non può giocarle tutte Mertens. La coperta del Napoli è sicuramente corta. Insigne è stato provato prima punta, mentre Callejon lo ha già fatto in passato, ma la situazione attuale è peggiore di quella dello scorso anno perché comunque c’era Gabbiadini”.
Inglese?
“Il Napoli ha messo una clausola ben precisa sul calciatore. Se serve prima arriva immediatamente, senza dover di nuovo trattare con il Chievo”.
Sulla Juventus e Higuain
“Non mi aspetto che Higuain parta ancora dalla panchina, due gare di seguito non da titolare sarebbero un caso. Gli attaccanti per scrollarsi di dosso la polvere devono giocare. Non si può discutere un giocatore del genere, poi magari ci può essere una stagione meno brillante di un’altra, ma il valore del calciatore resta intatto. Io credo comunque che domani giochi, anche se con Mandzukic la Juventus è sembrata più dinamica”.
Sul caso Agnelli
“E’ una situazione sicuramente importante perché viene inibito il presidente del club più importante d’Italia. Si vuole mandare un segnale verso certe situazioni legate alle dinamiche delle curve che non sono ancora normate. Il processo comunque non è ancora finito e la sensazione è che si possa andare ancora incontro a una riduzione dell’inibizione”.
Sul Milan
“Dobbiamo renderci conto che ci vuole tempo per costruire una squadra totalmente rivoluzionata. Un esempio è la Juventus del dopo calciopoli. I bianconeri tornano in Serie A, spendono 100 milioni compresi i riscatti obbligatori e poi alla fine arrivano settimi in campionato. Ad oggi il Milan non ha un’identità di gioco, ma bisogna dare tempo a Montella. Poi tutto è migliorabile e il confronto è totalmente legittimo e le critiche fanno parte del gioco”.