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TMW RADIO - Romairone: "Osimhen straordinario, ma con lui via Milik. Chi può prenda Tonali"

TMW RADIO - Romairone: "Osimhen straordinario, ma con lui via Milik. Chi può prenda Tonali"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 2 luglio 2020, 07:33Altre Notizie
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Giancarlo Romairone ai microfoni di Niccolò Ceccarini
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Il dirigente sportivo Giancarlo Romairone è intervenuto in diretta nel corso di Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Niccolò Ceccarini e Francesco Benvenuti. Le sue riflessioni iniziano dall'acquisto di Achraf Hakimi da parte dell'Inter: "Hakimi secondo me è forte, un giovane di corsa pazzesca e strapotere fisico: a livello tecnico una grandissima operazione. Necessario, per caratteristiche, per il gioco del mister, è un acquisto azzeccato al di là dei numeri sui quali non mi permetto di entrare. Una casella occupata ottimamente".

Inspiegabile che il Real Madrid se ne sia liberato così facilmente?
"Forse lì sono subentrati eventuali fattori economici o cose più grandi di ciò che sappiamo, ma per l'Inter è sicuramente un rinforzo, ed essendo Hakimi un giocatore giovane ha davanti margini di crescita e tantissimi anni a Milano".

Pjanic-Arthur?
"Anche qui ottima operazione: va a completare il centrocampo della Juve con le caratteristiche necessarie per Sarri, e poi chiusa in tempo per la chiusura del bilancio. Operazione da applausi su tutti i fronti".

Il Napoli lavora su Osimhen.
"Fortissimo. Ha una gamba pazzesca, corre negli spazi e negli ultimi anni vede anche la porta. Una grande operazione, il fatto che a Napoli sia stato visto è indice che le società siano abbastanza avanti. Mi stupirei se non chiudessero, anche se nel calcio può succedere di tutto. Secondo me Osimhen è straordinario".

Diverso da Milik?
"Assolutamente. Sapete quanto stimi Milik, ma sono diversi. I soldi per Osimhen vanno cercati in una cessione illustre e, pour parler, penso possa essere Milik. Anche quest'ultimo è forte, rispetto a Osimhen gioca più con la squadra ma ha meno impatto su profondità e porta. Non credo che il Napoli possa tenere tutti, valuteranno cosa fare".

Senza infortuni che attaccante sarebbe Inglese?
"Ha forza fisica, tecnica, e si è completato mentalmente negli ultimi anni. Garantisce un certo numero di gol in Serie A, mi dispiace che gli infortuni l'abbiano tenuto fuori dal campo. A maggior ragione si può dire che la stagione del Parma è stata ottima".

Si parla poco di D'Aversa?
"Certe volte si danno etichette, che sono limitative. Se l'anno scorso il Parma faceva un calcio speculativo, quest'anno ha completato un'evoluzione e quei giocatori che sembravano al limite della categoria hanno dimostrato di poterla tenere bene. Hanno vinto su campi difficili, e sono talmente tanto una realtà da essere sottovalutati. Verona e Parma sono le due grandi rivelazioni, ma dei secondi si parla poco. D'Aversa ha fatto tutte le categorie, la gavetta dimostrando che in ogni serie ci sono allenatori che, se hanno possibilità, sanno lavorare".

Si aspettava di più dall'Inter di Conte?
"Forse sì, ma prima del lockdown l'Inter era lì, molto vicina a Lazio e Juventus. Nella ripartenza in cui mancano certezze, ha subito pagato dazio in campionato ed è uscita anche dalla Coppa Italia. Nel primo anno l'allenatore ha dato l'impronta, la società dimostra di saperlo seguire: tra la fine di questo ed il prossimo anno devono far vedere grandi cose, e queste me le aspetto. Mi attendo la loro definitiva consacrazione: possono competere al massimo in Italia e in Europa nei prossimi 12-14 mesi".

Vale la pena fare un investimento da 40 milioni su Tonali?
"Assolutamente sì, anche l'anno scorso ha dimostrato di essere completo: sa giocare sia davanti alla difesa che da interno, ha retto benissimo in questi primi mesi di Serie A. Il giocatore è molto forte, con possibilità di diventare un campione: chi può, deve prenderlo. E fa un affare".

Che dire di Gattuso?
"Al di là delle difficoltà di domani, perché con l'Atalanta è difficilissimo, sono contento perché ha ricompattato l'ambiente e rigenerato una rosa di valore, che però non lo stava mettendo sul campo. Si rischiava di buttare via il lavoro degli anni precedenti. Ha proposto anche cose interessanti a livello tecnico, con la ciliegina della Coppa Italia. Mi auguro che possa concludere bene, e penso che per l'età media della squadra, e per i profili che stanno trattando, siano destinati a rimanere o anche a tornare ai primissimi posti in Italia. E chissà che non arrivi qualcosa di inaspettato anche in Europa".

Il Benevento ha dominato la Serie B. Chi arriva secondo?
"Come al solito c'è una classifica corta, caratteristica rimarcata anche quest'anno. Ad oggi c'è il Crotone ma non ha un vantaggio netto, il Cittadella è messo meglio degli scorsi anni e di solito nel finale migliora. C'era lo Spezia che ha perso inaspettatamente in casa... In tante possono ambire, e questa competizione dà forza mentale a tutte queste squadre. Vedo possibile qualsiasi risultato, i punti in palio sono ancora tanti e le differenze minimi".

Lautaro-Barcellona: sì o no?
"Mi piacerebbe vederlo ancora nell'Inter che va rinforzandosi. Chiaro che davanti ad un eventuale passo del Barcellona ci sia poco da dire. La clausola è un'arma a doppio taglio: c'è, ed è altissima, quindi se vuoi la paghi sennò rimane per completare il percorso".

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