Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Stromberg: "Atalanta, mi hai emozionato per cuore e spirito"

TMW RADIO - Stromberg: "Atalanta, mi hai emozionato per cuore e spirito"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 15 settembre 2017, 14:522017
di TMWRadio Redazione

"E' stata una grande emozione, vivendo a Bergamo negli ultimi mesi si sentiva tanto questa partita. L'ultima volta in Europa dell'Atalanta risaliva al 1990, la città voleva vivere questo momento ed è andata alla grande". Comincia all'insegna dei ricordi e dell'orgoglio l'intervento ai microroni di TMNWRadio di Glenn Peter Stromberg, bandiera dell'Atalanta a cavallo degli anni Ottanta e Novanta.

Cosa ti è piaciuto di più nella vittoria di ieri sera?

"Lo spirito. Hanno vinto ogni contrasto. I primi minuti la squadra era un po'contratta ma dopo il primo gol c'è stata una sola squadra in campo. Anche l'Atalanta di Mondonico era molto forte ma a novembre sarò a Liverpool per vedere la sfida di ritorno: sarà la quinta partita, e superata quella si può pensare al passaggio del turno. Era importante iniziare così perché così si lancia un messaggio anche agli avversari".

Che reazioni arrivano dall'Inghilterra sulla sconfitta di ieri?

"Molte critiche, lo stesso Koeman ha detto di non riconoscere la sua squadra, è mancato tutto e il titolo più ricorrente era "Shame" (Vergogna, ndr). Ma al di là dei demeriti degli inglesi, va riconosciuto il merito all'Atalanta: nessuno si aspettava un esordio così".

In Champions League intanto il Barcellona si è preso la rivincita contro la Juventus complice un grande Messi. Pensi che il paragone con Maradona possa reggere?

"Messi non diventerà mai come Maradona, ma quello che fa in campo è fuori dal normale. Contro l'Espanyol ha segnato tre gol, con la Juve ha vinto quasi da solo, ha segnato più di 40 triplette in carriera. Ci sono giocatori che hanno bisogno dell'aiuto dei loro compagni: l'imbeccata, il passaggio giusto. Messi invece dal niente riesce a inventarsi di tutto. Maradona è ed era un vulcano, Messi dopo la partita va a casa, non dà mai titoli. Messi non è un leader che urla, ma nello spogliatoio il suo parere conta, eccome".

Che si dice invece della Juve?

"Era nell'aria la sua sconfitta: hanno cambiato molto, avevano diversi infortunati, la difesa era nuova. Le critiche d'oltremanica riguardano questi aspetti e nessuno si sente di sottovalutare il valore della Juventus".

Parliamo di Premier League: United, City o Chelsea?

"Lo United ha una rosa più profonda per competere su tutti i fronti. Dipenderà molto da Morata: non si vincono i campionati senza un centravanti da 20 gol. Ma se anche Lukaku e Aguero dovessero confermarsi attaccanti così prolifici allora il pronostico sarà molto più incerto".

E il Milan? Che giudizio dai della vittoria di ieri sera dei rossoneri?

"Hanno fatto una bella campagna acquisti, quando si cambia tanto occorre un po' di tempo per trovare la chimica giusta ma sono contento di come ha lavorato la società quest'anno".

Come valuti la serie A di quest'anno?
"La serie A è sempre un bel campionato, ma non tornerà più il campionato in cui giocavo io e dove ogni domenica ti capitava di affrontare i migliori giocatori del mondo, da Maradona a Zico, da Platini a Rumenigge.".