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Torino, non bisogna pretendere che a Bergamo finisca in un'altra goleada

Torino, non bisogna pretendere che a Bergamo finisca in un'altra goleada
giovedì 29 agosto 2013, 12:592013
di Elena Rossin
fonte TorinoGranata.it
La doppia vittoria nello scorso campionato con l'Atalanta non deve far sottovalutare l'impegno di domenica. Il Torino ha l'occasione di conquistare i tre punti e progredire nella crescita.

Ogni partita fa a sé, quindi è meglio dimenticare che lo scorso anno il trenta settembre allo stadio Atleti Azzurri d'Italia il Torino batté l'Atalanta per cinque a uno. Aprì le danze Denis (28') facendo presagire una giornata dalle tinte fosche per i granata, poi un secondo tempo incredibile per la pochezza e l'arrendevolezza dei nerazzurri, che nella prima frazione avevano ampiamente dimostrato di avere in mano il pallino del gioco nonostante fossero privi di parecchi titolari, e un crescendo degli uomini di Ventura capovolse le sorti dell'incontro grazie ai gol di Bianchi (38' e 76'), Gazzi (62'), Stevanovic (66') e D'Ambrosio (73'). Anche nella gara di ritorno i tre punti andarono al Torino (finì due a uno con reti di Cerci, Birsa e per gli avversari di Denis), ma non significa proprio che il bis sia scontato, semmai può far pensare che l'Atalanta vorrà rendere la pariglia ai granata per far dimenticare ai suoi tifosi le doppia sconfitta della scorsa stagione e anche il negativo esordio in questa contro il Cagliari.

Inutile anche affidarsi a vecchi precedenti come quello della stagione 1993-94 quando il Torino giocò con il Piacenza, che per la prima volta nella sua storia disputava un campionato di serie A, esattamente come il Sassuolo domenica scorsa, battendo i biancorossi tre a zero e la giornata successiva con l'Atalanta vinse due a uno, tra l'altro in quell'occasione con gli emiliani la partita fu in trasferta e con i bergamaschi in casa. I precedenti vanno benissimo per le statistiche e per i ricordi, ma non hanno nulla a che fare con l'attualità. Domenica sera a Bergamo il Torino dovrà continuare il cammino appena intrapreso verso la salvezza prima, e lo scalare il più possibile la classifica poi. Per centrare l'obbiettivo è necessario che si registrino costanti passi avanti nell'assimilare il nuovo modulo e che cresca la condizione fisica di tutti i giocatori in modo da disputare novanta minuti senza cali di tensione, giropalla non sempre incisivo o passaggi non precisi come è accaduto, soprattutto nel primo tempo, con il Sassuolo.

Chiaramente i tifosi granata vorrebbero che si ripetesse la goleada dello scorso anno e anche allenatore e giocatori ne sarebbero felici, ma crogiolarsi nella speranza che situazioni vissute nel passato possano ripetersi sarebbe un errore che potrebbe portare a sottovalutare l'avversario. L'Atalanta sarà priva di Migliaccio e Giorgi e dovrà affidarsi a parecchi giovani di belle speranze, Kone, Nica, Baselli e Gagliardini che vorranno sfruttare questo torneo per mettersi in mostra e altri che vorranno confermarsi su buoni livelli come Livaja e Bonaventura. Ma Colantuono ha a disposizione anche giocatori del calibro di Stendardo, Yepes, Raimondi, Carmona, Cigarini e Denis che per esperienza e capacità proprio non difettano, quindi per il Torino non sarà una passeggiata e dovrà faticare se vorrà conquistarsi i tre punti. Sviluppare il proprio gioco e sfruttare le occasioni sono la sfida che i granata dovranno vincere prima di tutto con loro stessi.