RdC - Trapani Ascoli 3-1, incubo al Provinciale

Anno nuovo. E basta. Perché è Castori a vincere (e alla grande) il duello contro il 'suo' Ascoli ancora una volta inguardabile nell’atteggiamento in trasferta, fattore che partorisce l’ennesima sconfitta lontano dal Del Duca. Assenze ed infortuni portano ad otto (e quasi tutti titolari) gli assenti sul charter verso il Provinciale. Alibi o meno, è un fattore che si fa sentire, perché la prima mezzora dell’Ascoli è inesistente. E Pettinari dopo 6’ punisce con rigore in movimento dopo un rimpallo con totale dormita dei centrali difensivi. 

Il Trapani non affonda mentre i bianconeri (oggi in giallo) provano a ritrovarsi e alla mezzora è la prima azione corale di un minuto del Picchio a regalare a Morosini – subito in campo dall’inizio - la possibilità di scagliare un destraccio al fulmicotone alle spalle di Carnesecchi. Ad inizio ripresa Grillo lascia in dieci i suoi prendendo il secondo giallo per una trattenuta su Scamacca.

Castori ridisegna i suoi, l’Ascoli non affonda e Pettinari trova il 2-1 scherzando di testa in aria (e in area) Valentini e Gravillon. Zanetti inserisce Beretta sbilanciandosi, Scamacca calcia su Carnesecchi al 71’. Da Cruz continua a non passarla ai compagni neanche quando li potrebbe mandare in Paradiso. Ci prova Morosini, ma il cross per Scamacca è lungo. A dieci dalla fine Luperini sceglie tempi e modi giusti per chiuderla. Gerbo dorme. E’ 3-1. Da Cruz si fa cacciare nel recupero battibeccando coi tifosi.

E’ il solito Ascoli in trasferta. Al Provinciale, vince la squadra che se l’è giocata da “provinciale”. E non è la stessa che proprio da “provinciale”, quando c’era Pietro Anastasi, andava negli stadi metropolitani a far capire alle grandi che al calcio si può giocare con pochi soldi e il coltello tra i denti. Vincendo.