Ascoli, via alla rivoluzione. Cacia, Bianchi e Giorgi sul piede di partenza

Potrebbero essere diversi i cambiamenti in seno all'Ascoli nella futura stagione. Cardinaletti e Giaretta non hanno alcuna intenzione di mandare l'esordiente Maresca ( allenatore in pectore ma non ancora ufficiale) e il suo collaboratore Longo alla sprovvista in questa annata. E allora, parte l'operazione ringiovanimento con alcune cessioni eccellenti. I tre senatori della squadra infatti, Cacia, Bianchi e Giorgi, potrebbero essere i primi a partire. La società probabilmente li metterà sul mercato in maniera da avere miglior margine di manovra nelle varie trattative che andrà ad intraprendere. Cacia, che ha ancora un anno di contratto, nonostante il grandissimo contributo dato in questi ultimi due anni, con 29 reti e protagonista assoluto della squadra, potrebbe approdare a Venezia alla corte di Filippo Inzaghi, che tanto lo stima calcisticamente. Stesso destino che potrebbe attendere anche il capitano Gigi Giorgi, che di anni di contratto ne ha ancora due ma potrebbe raggiungere il bomber in laguna, e aiutarlo a raggiungere il record di reti.

Sarebbero due cessioni dolorisissime, ma se la politica della società è quella di un rinnovamento globale, qualcuno dovrà uscire. Diverso il discorso per Bianchi. Il centrocampista, come Giorgi, arrivato in pompa magna con Marroccu, ha disputato buone partite lo scorso anno ma quest'anno non si è ripetuto e potrebbe partire, ma ancora per lui sul mercato non si è mosso nulla. Da considerare anche la posizione di Perez e Cinaglia, che vorrebbero giocare di più e potrebbero partire anche loro, magari in Lega Pro, con diverse squadre alla finestra. Lo stesso Favilli, se arrivasse un offerta  interessante, potrebbe partire. Insomma, una vera e propria rivoluzione, con la società che si metterà al tavolino con il nuovo mister per decidere modulo e giocatori da ingaggiare. L'identikit della squadra sarà quella di un team giovane, che venga però supportato da quei 2-3 elementi di categoria esperti e che non abbiano ingaggi spropositati.