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I verdetti della stampa. Atalanta: Pasalic bomber a sorpresa, delude MiranchukTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 26 maggio 2022, 18:00Rassegna Stampa
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

I verdetti della stampa. Atalanta: Pasalic bomber a sorpresa, delude Miranchuk

Un ottavo posto che ha deluso le aspettative, ma che soprattutto ha sancito la mancata partecipazione dell'Atalanta alle prossime competizioni europee. È la prima volta che accade sotto la gestione Gasperini, ma nonostante tutto il tifo bergamasco ha sostenuto una squadra che ha dato tutto al di là dei tanti impegni stagionali. Adesso, dunque, spazio ai bilanci di fine anno tra migliori, peggiori e rivelazioni. Ecco, nel focus, le domande a cui rispondono tre firme per ogni piazza, oltre a quella del nostro Editore e Direttore Responsabile.

Chi è stato l'MVP della stagione?

Lorenzo Casalino (TuttoAtalanta.com): "Sicuramente Palomino ha dimostrato grande affidabilità, continuità di rendimento notevole e punto di partenza del reparto difensivo in vista della prossima stagione". 

Andrea Riscassi (Rai Sport): "Pasalic. Gioca da tanti anni ad alto livello, in un anno in cui la squadra ha faticato negli ultimi 16 metri si è rivelato un ottimo goleador. Forse doveva essere utilizzato di più".

Matteo De Sanctis (Bergamo TV): "Palomino. Il più costante, a 32 anni è stata la sua stagione migliore: è migliorato ancora, è diventato titolare inamovibile e il perno della difesa. Strano che Scaloni non lo abbia tenuto nel gruppo della Nazionale Argentina".

Marina Belotti (Corriere della Sera-ed. Bergamo): "Pasalic. Ha segnato 13 in serie A, si è adattato in numerose occasioni con Zapata e Muriel fuori, ha segnato gol importanti sbloccando diverse gare. Si è fatto trovare sempre pronto".

Chi è stato la rivelazione della rosa in stagione?

Lorenzo Casalino (TuttoAtalanta.com): "Sicuramente Koopmeiners, perchè non è facile inserirsi con questa personalità in un campionato di livello come quello di Serie A, per tutto rispetto rispetto a quello olandese". 

Andrea Riscassi (Rai Sport): "Koopmeiners, è stato l'acquisto dell'anno, una rivelazione assoluta. Sempre lucido, l'unico errore è stato su Theo Hernandez, in cui era già ammonito e in cui l'avversario andava al doppio della sua velocità. Ma non cambia una stagione davvero ottima".

Matteo De Sanctis (Bergamo TV): "Scalvini. A 18 anni ha esordito in serie A, in Europa e in Under 21, migliorando sempre, in ogni prestazione, anche da centrocampista. È il futuro".

Marina Belotti (Corriere della Sera-ed. Bergamo): "Koopmeiners. Raramente un giocatore che arriva alla fine del mercato trova spazio con Gasperini, lo stesso tecnico non sembrava convinto di aver bisogno di un altro centrocampista. Ha capito che l'olandese era molto di più, grazie alla sua duttilità ha ricoperto tutti i ruoli. Ha fatto da trait d'union tra centrocampo ed attacco, è stato abbastanza costante".

Chi è stato la delusione?

Lorenzo Casalino (TuttoAtalanta.com): "Mi ha deluso Miranchuk, perchè da gennaio poteva prendersi in mano la Dea con continuità e dimostrare il suo vero valore, invece, ha deluso molte aspettative, in primis quelle dei tifosi che si erano innamorati fin da subito da alcuni suoi colpi. Con l'assenza forzata di Ilicic, considerando anche l'investimento profuso dal club, quando fu prelevato dalla Lokomotiv Mosca (15 mln, ndr), doveva imporsi con più autorevolezza in termini di personalità e giocate". 

Andrea Riscassi (Rai Sport): "Miranchuk. La squadra ha faticato sotto porta, quando è stato chiamato in causa non ha dato quel valore aggiunto che avrebbe potuto dare un giocatore delle sue qualità. Anche quando sono mancati gli attaccanti principali non ha dato quell'apporto che ci si aspetta da un giocatore del suo valore".

Matteo De Sanctis (Bergamo TV): "Miranchuk. Doveva essere l’anno della sua consacrazione, invece è apparso inadatto ai ritmi e alle esigenze dell’Atalanta".

Marina Belotti (Corriere della Sera-ed. Bergamo): "Musso. Vista la concorrenza sembrava un colpaccio seppur a 20 milioni. Ha alternato prestazioni di livello in Champions, dove era un esordiente, a gare sotto la media, dando tanta insicurezza al reparto difensivo per via delle uscite incerte o di interventi poco precisi, con gol presi sotto le gambe o rigori regalati. Il rendimento è stato deludente".