Inter vs Porto, atto secondo. Tra provocazioni e i fantasmi di La Spezia: il raconto della vigilia

Si parte dall'1-0 in favore dell'Inter maturato all'andata, ma anche dal Dragao che spingerà il Porto. In palio, i quarti di finale di Champions League: di seguito il racconto della vigilia.

Qui Porto. I lusitani, già privi di Otavio, perdono anche il terzino destro Joao Mario, ma Sergio Conceicao ritrova Evanilson. "L'Inter è una squadra piena di grandi giocatori - spiega in conferenza stampa il tecnico portoghese - servirà una gara di grande equilibrio". L'ex Lazio e Parma difende anche Inzaghi, suo compagno di squadra ai tempi dei biancocelesti: "Ha dimostrato di essere bravo, l'Inter ha personalità". Non manca, quest'ultima, ai grafici di casa nel club portoghese: gli italiani, si sa, sono pizza e vespa, in equilibrio precario. Una scelta che fa discutere.

Qui Inter. Alle provocazioni fa diretto riferimento Hakan Çalhanoğlu: "I portoghesi li conosco bene, come le loro provocazioni - dice il turco in conferenza stampa, per poi confessare - Pirlo? Sì, è il mio idolo". La Spezia è il passato, assicura l'ex Milan, così come Simone Inzaghi: "Capita una volta su 500 di perdere una partita giocata così - spiega il tecnico - alle critiche non ho mai risposto e figuriamoci se lo faccio alla vigilia di una gara così importante". Pochi dubbi di formazione, per l'allenatore piacentino: Skriniar non è al massimo e dovrebbe andare in panchina, davanti Dzeko favorito su Lukaku. Presente a Porto anche il presidente Steven Zhang.