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Dinamo Zagabria, tutto su Petkovic. Il bomber mai esploso in Italia
Prima il settore giovanile del Catania, poi un continuo girovagare per il paese fino al 2018. Questo è Bruno Petkovic, il terminale offensivo della Dinamo Zagabria che domani cercherà di far sudare l'Atalanta. Un giocatore che ancora deve dimostrare tutte le sue caratteristiche all'Europa che conta e che sembra essersi ripreso dopo un'avventura italiana senza lieto fine. Il passato è passato, parole dell'ex Bologna e Verona tra le altre. Un giocatore che non cerca alibi e scuse compie già un bel passo in avanti per poter rilanciare la sua carriera.
GLI INIZI AL CATANIA - Pochi ricordi (e negativi, ndr) contro l'Atalanta, una squadra tosta e difficile da affrontare. Questa sera il centravanti croato sfiderà il Papu Gomez, suo ex compagno proprio al Catania. Con gli etnei era troppo giovane, anche se nell'ambiente si parlava già molto bene di questo attaccante dalle caratteristiche particolari. Poi le avventure con Varese, Reggiana, Entella e Trapani. Tante credenziali, ma pochi fatti: parlano i numeri, che non mentono mai.
GLI ANNI A BOLOGNA, POI IL RITORNO IN PATRIA - Nel gennaio 2017 arrivò a Bologna, dopo un anno la decisione di andare in prestito all'Hellas Verona ritornando subito alla base dopo pochi mesi. Nell'estate 2018 decise di tornarsene in Croazia e nella squadra che lo ha cresciuto, la Dinamo Zagabria. Prima il prestito, poi il trasferimento definitivo per poter rilanciare la sua carriera. Con i felsinei scese in campo in 22 occasioni, senza mai trovare la rete.
Durante la conferenza stampa di presentazione è sembrato un giocatore completamente diverso rispetto al passato, determinato a far bene contro una squadra italiana che sta esprimendo un ottimo calcio in giro per l'Europa. Nel nostro campionato non siamo mai riusciti a vedere realmente le caratteristiche di un giocatore che già fisicamente si distingue dagli altri. Chissà se non utilizzerà alibi e riuscirà ad esaltarsi nella notte di Champions League. Al momento non siamo davanti ad un goleador, anche in Croazia non ha segnato molto. Ma le notti europee sono un'altra cosa.
GLI INIZI AL CATANIA - Pochi ricordi (e negativi, ndr) contro l'Atalanta, una squadra tosta e difficile da affrontare. Questa sera il centravanti croato sfiderà il Papu Gomez, suo ex compagno proprio al Catania. Con gli etnei era troppo giovane, anche se nell'ambiente si parlava già molto bene di questo attaccante dalle caratteristiche particolari. Poi le avventure con Varese, Reggiana, Entella e Trapani. Tante credenziali, ma pochi fatti: parlano i numeri, che non mentono mai.
GLI ANNI A BOLOGNA, POI IL RITORNO IN PATRIA - Nel gennaio 2017 arrivò a Bologna, dopo un anno la decisione di andare in prestito all'Hellas Verona ritornando subito alla base dopo pochi mesi. Nell'estate 2018 decise di tornarsene in Croazia e nella squadra che lo ha cresciuto, la Dinamo Zagabria. Prima il prestito, poi il trasferimento definitivo per poter rilanciare la sua carriera. Con i felsinei scese in campo in 22 occasioni, senza mai trovare la rete.
Durante la conferenza stampa di presentazione è sembrato un giocatore completamente diverso rispetto al passato, determinato a far bene contro una squadra italiana che sta esprimendo un ottimo calcio in giro per l'Europa. Nel nostro campionato non siamo mai riusciti a vedere realmente le caratteristiche di un giocatore che già fisicamente si distingue dagli altri. Chissà se non utilizzerà alibi e riuscirà ad esaltarsi nella notte di Champions League. Al momento non siamo davanti ad un goleador, anche in Croazia non ha segnato molto. Ma le notti europee sono un'altra cosa.
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