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FOCUS TMW - Brescia, Cellino deve ricapitalizzare. Serie A altro mondo
Il bilancio del Brescia 2018-19 non è ancora consultabile - lo sarà dai prossimi mesi del 2020 - ma è facile tracciare una linea di continuità con ciò che si è già visto nell'annata precedente. Meno 4,76 milioni di euro nel 2017-18, con la necessità da parte di Cellino di ricapitalizzare per non finire in una spirale negativa e vedere la continuità aziendale a rischio. La vittoria del campionato in B probabilmente ridarà nuova linfa alle Rondinelle.
I DIRITTI TELEVISIVI - Come tutti i club di Serie B, il Brescia percepisce davvero poco: nel 2017-18 è stato 1 milione e 314 mila euro, l'anno successivo con l'approdo di DAZN - con ogni probabilità - la cifra crescerà, pur non arrivando a cifre astronomiche. In questo senso la promozione in A, sia per diritti che per eventuale paracadute, può essere la svolta societaria.
I COSTI - Già dall'anno precedente erano cresciuti i costi del personale, di una percentuale decisamente alta: +52%, passando da 5,72 a 8,73 milioni di euro per il personale tesserato. Incrementi risibili per le partite in casa e per gli abbonamenti, ottimo quello della federazione. In ogni caso l'unico costo davvero rilevante è quello per i salari che occupano più del 100% del fatturato del Brescia.
UN ALTRO MONDO - Cellino aveva già scritto nella relazione della gestione di avere effettuato un versamento in conto futuro di 1,5 milioni di euro. L'approdo in Serie A sposta gli equilibri e anche, eventualmente, le possibilità di ingaggio. L'investimento su Balotelli è molto oneroso, perché si tratta della metà del monte ingaggi dell'anno precedente (pur al netto della nuova legge) anche se i diritti tv faranno fare un balzo clamoroso negli incassi e forse nelle sponsorizzazioni.
I DIRITTI TELEVISIVI - Come tutti i club di Serie B, il Brescia percepisce davvero poco: nel 2017-18 è stato 1 milione e 314 mila euro, l'anno successivo con l'approdo di DAZN - con ogni probabilità - la cifra crescerà, pur non arrivando a cifre astronomiche. In questo senso la promozione in A, sia per diritti che per eventuale paracadute, può essere la svolta societaria.
I COSTI - Già dall'anno precedente erano cresciuti i costi del personale, di una percentuale decisamente alta: +52%, passando da 5,72 a 8,73 milioni di euro per il personale tesserato. Incrementi risibili per le partite in casa e per gli abbonamenti, ottimo quello della federazione. In ogni caso l'unico costo davvero rilevante è quello per i salari che occupano più del 100% del fatturato del Brescia.
UN ALTRO MONDO - Cellino aveva già scritto nella relazione della gestione di avere effettuato un versamento in conto futuro di 1,5 milioni di euro. L'approdo in Serie A sposta gli equilibri e anche, eventualmente, le possibilità di ingaggio. L'investimento su Balotelli è molto oneroso, perché si tratta della metà del monte ingaggi dell'anno precedente (pur al netto della nuova legge) anche se i diritti tv faranno fare un balzo clamoroso negli incassi e forse nelle sponsorizzazioni.
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