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Il Tribunale di Napoli accoglie il ricorso di De Cesare: si rischia l'annullamento della cessione dell'US Avellino
lunedì 21 dicembre 2020, 15:33Copertina
di Domenico Fabbricini
per Tuttoavellino.it

Il Tribunale di Napoli accoglie il ricorso di De Cesare: si rischia l'annullamento della cessione dell'US Avellino

Potrebbe arricchirsi di una nuova, clamorosa puntata la telenovela legata al fallimento della Sidigas. Secondo quanto riportato da Irpinia Tv, il Tribunale delle Imprese di Napoli, al contrario di quello di Avellino, avrebbe accolto il ricorso presentato dal legale di Gianandrea De Cesare, Francesco Fimmanò, che parla di "gravi irregolarità" da parte dell'AD Dario Scalella e dell’amministratore giudiziario Francesco Baldassarre. Fissando la prima udienza d'urgenza al 10 febbraio. In pratica l'avvocato Fimmanò si chiede come mai i commissari, chiamati a custodire i beni di proprietà della Sidigas, tra cui l'US Avellino e la Scandone, si siano preoccupati invece di venderli. Secondo Scalella e Baldassarre era l'unico modo per incassare liquidità per far fronte alla grande mole debitoria nei confronti di erario e fornitori, che secondo l’ad ammonta in totale a 240milioni di euro di passivo; l’avvocato Fimmanò invece si limita semplicemente a notare come la procedura di fallimento sia stata ritirata dalla stessa procura di Avellino che l’aveva avanzata e inoltre l’ultimo bilancio 2019 dell’azienda, redatto dallo stesso Scalella, rappresenta una società in forma, che ha chiuso con 5 milioni di euro di attivo, e che può dunque permettersi di presentare un piano di rateizzazione per chiudere i conti con l’erario.

Inoltre l'avvocato contesta l'incredibile parcella che Scalella si è assegnato per l'incarico, accettata da Baldassarre, pari a 1 milione di euro l'anno, cinque volte quello che viene concesso a un manager con lo stesso incarico, più il 10% sugli utili. Parcelle elevate sarebbero state concesse anche ai collaboratori.

Nel caso in cui il tribunale accolga le contestazioni di De Cesare, estromesso dalla gestione della sua azienda, Scalella rischia la revoca dell’incarico e l’obbligo di ripristino delle azioni compiute: e dunque le cessioni di Sidigas.com e dell’Us Avellino potrebbero venir dichiarate nulle se il giudice, tra l’altro, non ne ravvisi la necessità. Mentre De Cesare ritornerebbe alla guida dunque di Sidigas.

“Non ho mai visto tante bugie messe assieme, in tribunale chiariremo il nostro operato”, le parole sul punto che ci ha rilasciato Dario Scalella nel contestare il contenuto del ricorso di De Cesare.