Fella: "Se vinciamo sempre 1-0 del bel gioco chi se ne frega. Con il Foggia per continuare a far bene"

Ospite della trasmissione Contatto Sport di Prima Tivvù, l'attaccante dell'Avellino, Giuseppe Fella, ha commentato il momento in casa biancoverde, con le critiche a mister Braglia per le dichiarazioni post Castellammare, ma soprattutto il secondo posto conquistato. 
Queste le parole di Fella: "E' un Avellino che è al secondo posto ed è quello che conta. Non siamo belli? L'importante è vincere, siamo lì, ce la giochiamo con tutti, poi se non piacciamo, non ce ne frega, basta vincere. Un derby è sempre un derby poi, abbiamo inoltre giocato con condizioni meteorologiche allucinanti, il primo tempo eravamo controvento, poi nel secondo tempo abbiamo giocato meglio. Bravo anche Forte su un paio di situazioni. E' un secondo posto che vale tantissimo, anche perchè abbiamo avuto enormi difficoltà verso novembre-dicembre, quando ci allenavamo in 10. Quindi è un secondo posto meritato, ma non ci montiamo la testa. Pensiamo alla squadra e arrivare il più in alto possibile, non mi interessa quanti gol faccio, l'importante è fare bene, poi magari ai playoff tutto è possibile".
Su Braglia: "Non era nervoso a fine gara, negli spogliatoi era felice, abbiamo esultato. Poi non so perchè abbia fatto quell'attacco in conferenza stampa, ma non era nervoso.

Il mister ci tiene sempre in tensione, non ci fa calare mai l'attenzione, ci fa stare sempre sul pezzo". 
Richieste a gennaio: "Ho sentito dalla stampa e dal direttore qualche notizia ma con il mio procuratore non abbiamo mai pensato di lasciare Avellino. Sto bene qui, voglio fare grandi cose". 
A chi mi ispiro: "A Lautaro Martinez, anche se i miei idoli sono sempre stati Ronaldo il fenomeno e Kakà". 
 Lo spogliatoio: "E' compatto e coeso, siamo uniti, stiamo bene insieme, non ci sono prime donne. Per dire, lo stesso Maniero, che è quello con la carriera migliore di tutti, è un ragazzo simpatico e disponibilissimo". 
Turnover in attacco: "Come sceglie la coppia d'attacco il mister? Non so dirlo, fino alla riunione prima della gara nessuno sa precisamente se gioca, almeno in attacco. Siamo sempre sulle spine, non sai mai se sei titolare e quindi anche in allenamento fino all'ultimo fai di tutto per impressionarlo". 
Il gol alla Viterbese: "Volevo metterlo proprio lì, prendendo in controtempo il portiere della Viterbese che si aspettava un altro passo". 
Sul Foggia: "Mi avevano cercato in estate. Mi sono sentito con il presidente in estate per una trattativa. Ho detto di no a loro perchè venivo da 17 gol con il Monopoli e ambivo a qualcosa di importante e magari anche alla Serie B e quindi ho rifiutato. Sulla partita di mercoledì posso dire che sarà una gara durissima, una partita combattuta, noi vogliamo continuare con questa striscia positiva e continuare a far bene. Se segno? Mi butto dentro la neve".