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Lamica scrive alla FIGC, la Reggiana non ci sta: il medico granata attuerà protocolli sanitari
Circa la comunicazione che Lamica, l'associazione medici italiani di calcio guidata da Enrico Castellacci, ex responsabile medico della Nazionale, avrebbe inviato alla FIGC in merito all'impossibilità di riprendere il torneo di Serie C, si è espressa la Reggiana.
Che contesta quanto emerso in una nota ufficiale da poco diramata dal club:
"Per quanto riportato da autorevoli fonti di stampa, LAMICA (Libera Associazione Medici Italiani Calcio) avrebbe inviato al Consiglio Federale ed alla Lega Pro una lettera per la quale “tutti (??) i medici della Serie C hanno sottoscritto un documento nel quale giudicano inapplicabile per la loro serie il protocollo sanitario e prefigurano iniziative clamorose. I tamponi ogni tre giorni e test sierologici sarebbero troppo costosi (??) per le società di Lega Pro. Le strutture per il ritiro forzato in caso di positività non sono a disposizione per gran parte delle società (??)”.
La Reggio Audace contesta fermamente le riportate dichiarazioni atteso che il responsabile sanitario della società non ha mai sottoscritto tale lettera. Anzi, con comunicato stampa si è dichiarato pronto ad avviare tutte le procedure necessarie al riguardo. Per quanto concerne i costi e le strutture alberghiere, il club ha già provveduto a disporre tutti i presidi medici necessari per il rispetto del vigente protocollo. Allo stesso modo ha preventivato i costi per eventuali ritiri forzati avendo la disponibilità del fabbisogno finanziario per tutte le evenienze".
Che contesta quanto emerso in una nota ufficiale da poco diramata dal club:
"Per quanto riportato da autorevoli fonti di stampa, LAMICA (Libera Associazione Medici Italiani Calcio) avrebbe inviato al Consiglio Federale ed alla Lega Pro una lettera per la quale “tutti (??) i medici della Serie C hanno sottoscritto un documento nel quale giudicano inapplicabile per la loro serie il protocollo sanitario e prefigurano iniziative clamorose. I tamponi ogni tre giorni e test sierologici sarebbero troppo costosi (??) per le società di Lega Pro. Le strutture per il ritiro forzato in caso di positività non sono a disposizione per gran parte delle società (??)”.
La Reggio Audace contesta fermamente le riportate dichiarazioni atteso che il responsabile sanitario della società non ha mai sottoscritto tale lettera. Anzi, con comunicato stampa si è dichiarato pronto ad avviare tutte le procedure necessarie al riguardo. Per quanto concerne i costi e le strutture alberghiere, il club ha già provveduto a disporre tutti i presidi medici necessari per il rispetto del vigente protocollo. Allo stesso modo ha preventivato i costi per eventuali ritiri forzati avendo la disponibilità del fabbisogno finanziario per tutte le evenienze".
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