Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bari / In Primo Piano
Ventola: "Brienza? Il sogno sarebbe stato tenere anche Galano"TUTTO mercato WEB
mercoledì 16 gennaio 2019, 07:00In Primo Piano
di Redazione TuttoBari
per Tuttobari.com

Ventola: "Brienza? Il sogno sarebbe stato tenere anche Galano"

Intervista a Nicola Ventola sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. L'ex attaccante biancorosso parla della marcia del Bari: "Sono contento. Ero molto arrabbiato per 110 anni cancellati per colpa di una persona. Alla fine è arrivato un uomo competente come De Laurentiis. Se mi sorprende? Sì, c’era poco tempo per allestire la squadra. La società sta dimostrando di essere forte in tutto. Temevo quest’anno per l’assenza di tempo".

Sulla scelta di Brienza di scendere in D... "In realtà l’hanno fatto in tanti. Penso a Lucarelli con il Parma per esempio. Certo, è una decisione importante, che ha un senso, una logica soprattutto se arriva a fine carriera. Il sogno sarebbe stato tenere Galano oltre a Brienza, ma sarebbe stato difficilissimo".

Un pensiero per Masinga, suo compagno di squadra ai tempi della comune militanza in biancorosso... "Ragazzo eccezionale. Se ne vedevano pochi così. Ricordo quando arrivò Bari, era molto timido, chiaramente non conosceva l’italiano. Si era legato molto a Ingesson, che parlava inglese. Aveva tanta voglia di fare. Ci parlavo spesso. Dopo la rottura del ginocchio e l’infortunio che mi tenne fermo per molto tempo, si sentì quasi in colpa, e senza motivo, per il fatto di scendere in campo al mio posto. Credo che assieme avremmo giocato molto. Apprezzai tantissimo la sua sensibilità, mi chiedeva sempre come stessi".