Lavagna tattica - Ciofani terzino con licenza di impostazione. Laribi, prova superba...
Sprazzi di gioco, e che gioco, quello messo in pratica dal Bari contro la Virtus Francavilla. Merito - anche e non solo - dei nuovi acquisti. La difesa ha giovato dell’esperienza di Matteo Ciofani. Un terzino atipico. Si limitasse alla doppia fase - possesso e non - sarebbe un grande terzino, e basterebbe questo per stropicciarsi gli occhi. Ma l'ex Pescara è molto di più.
Ciofani è in grado di dirigere la difesa, e questa è una grande dote. Un regista difensivo dirottato sulla corsia esterna, con licenza di impostazione. Un partner ideale per Maita, mezzala con compiti di costruzione. Quando l’azione è partita dalla difesa, la giocata è nata dai piedi del biondo terzino. Con lui a dettare i tempi, Sabbione e Perrotta hanno potuto eccellere in marcatura. Per buona pace degli attaccanti della Virtus Francavilla, mai realmente pericolosi. A Monopoli non ci sarà Costa, tornato ai livelli di inizio stagione. L'ammonizione gli costerà la squalifica, ma Vivarini dovrà solo sfogliare la margherita e decidere se riadattare Perrotta a sinistra, o rilanciare il tuttofare Corsinelli.
Detto che il centrocampo - rinnovato in qualità - ha potuto contare sulle geometrie di Maita, ma anche sull’estro di Laribi, non va dimenticato l'importante lavoro di Schiavone in fase di interdizione, adeguatamente protetto e supportato da Scavone.
Maita ha liberamente suonato lo spartito, trovando in Laribi lo strumento letale per la retroguardia biancazzurra. Il talentuoso trequartista è parso imprendibile, inarrivabile, per qualsiasi marcatore. Con lui a lanciare Simeri ed Antenucci in profondità, le azioni potenzialmente offensive - e letali - del Bari sono aumentate rispetto al passato.
A giovarne è stata l’intera manovra, senza dimenticare che di fronte c’era una squadra capace di incartare la capolista Reggina solo poche settimane fa.