Verso il derby, quanto pesano gli acciacchi di Cianci e Celiento

Continua la marcia di avvicinamento dei biancorossi verso l'importantissimo derby col Foggia. La vittoria di ieri della Virtus Verona a Trieste fa capire che nonostante il doppio risultato a favore, l'avversario non può essere preso sotto gamba. Il fattore campo diventa quasi nullo e per questo è fondamentale giocare con la testa sgombra e con l'unico obiettivo della vittoria. Per farlo occorre contare sul miglior undici a disposizione e purtroppo Auteri dovrà fare i conti con due assenze pesanti. Daniele Celiento e Pietro Cianci saranno, infatti, con ogni probabilità fuori dalla contesa.

I due convivono ormai da troppo tempo con dei problemini fisici tanto fastidiosi quanto limitanti. L'ex Catanzaro nello specifico è stato un fantasma nel girone di ritorno, con due soli gettoni contro Juve Stabia e Potenza. Inutile dire che la sua presenza in campo è fondamentale per gli equilibri della squadra, in quanto è l'unico difensore in rosa che riesce ad abbinare una discreta velocità ad un piede non troppo ruvido. Con lui in campo il Bari ha viaggiato a ritmi quasi simili a quelli della Ternana, mentre in sua assenza c'è stato il crollo vertiginoso che si è abbattuto nel girone di ritorno. Il suo posto verrà occupato a questo punto da Ciofani.

Altrettanto nefasta è l'assenza di Pietro Cianci, mattatore del derby di campionato del 'San Nicola' con una pregevole punizione sotto al sette. Per bocca di Auteri dopo 18 giorni in cui sembrava che il dolore al fascio plantare che Cianci si porta dietro da Potenza fosse scomparso, il fastidio è tornato. Da giorni il numero otto si allena in maniera differenziata e dovrà col cuore in gola rinunciare alla partita più importante della stagione. Una partita che, per un barese, vale anche doppio. A meno di un clamoroso recupero gli toccherà fare il tifo dalla panchina ed incitare i suoi compagni come avrebbero fatto i tantissimi tifosi che sarebbero accorsi sugli spalti in tempi di non pandemia. Senza di lui si rivedrà il tridente, con D'Ursi e Marras alle spalle di Antenucci.